Qual è il legame tra cibo e coronavirus? Come ci si può difendere dal bombardamento di fake news senza farsi prendere dal panico generale?
Tra prenotazioni cancellate nei più frequentati ristoranti di cucina cinese, esercizi commerciali che hanno registrato drastici cali di vendite e frequenti notizie di nuovi contagi, è inutile dire che il collegamento tra cibo e coronavirus sta facendo sempre più paura. Arrivano così da Chinatown a Milano, dove troviamo una delle più grandi comunità di cinesi del nostro territorio, una serie di indicazioni utili per evitare di farsi prendere dal panico generale e psicosi di ogni tipo.
Poco tempo fa, infatti, Francesco Wu, il referente di Confcommercio di Milano per l’imprenditoria straniera nonché presidente onorario dell’Unione Imprenditori Italia Cina, Cristina Tajani, segretario generale di Confcommercio sempre di Milano e Jay Lin, segretario generale di UIIC hanno partecipato ad un pranzo solidale che è stata l’occasione per stilare proprio questo decalogo anti-bufale sul legame tra cibo e coronavirus.
Qual è il legame tra coronavirus e cibo?
Innanzitutto, viene chiarito che il Coronavirus quando si trova al di fuori dell’essere umano ha pochissimi secondi di sopravvivenza. Bisogna considerare anche non veritiera l’affermazione secondo cui i cibi cinesi arrivano dalla Cina. A Milano, ad esempio, ci sono ben 1300 ristoranti gestiti da cinesi e tutte le materie prime sono di origine italiana.
È precisato anche che la stragrande maggioranza dei cinesi che attualmente vive in Italia, non si reca nella sua terra di origine da anni e per questo la possibilità di contagio è molto limitata. Allo stesso modo va ricordato che anche i connazionali che da poco sono rientrati da Wuhan, la città in cui è scoppiato il focolaio, sono stati messi in quarantena.
Coronavirus: precauzioni (e psicosi)
L’Italia è stato il primo paese europeo ad attivarsi in merito ai controlli sul coronavirus. Misure precauzionali di livello sono state disposte sia nei confronti dei cinesi sia nei confronti degli italiani che in queste ore stanno facendo il loro rientro in Italia. Francesco Wu non infatti perso occasione per ricordare che l’Italia ha il miglior sistema sanitario d’Europa.
Si susseguono poi notizie dai territori più colpiti di città messe in quarantena, chiusura di stazioni, aeroporti e autostrade proprio per non consentire la diffusione del virus.
Prima di farsi prendere dal panico, dunque, si ricorda di ignorare fonti non accertate e comunicazioni che non arrivano direttamente da chi si occupa di sanità. Per qualsiasi dubbio si consiglia di recarsi all’ospedale più vicino o di contattare il medico di fiducia.
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