Il parco alimentare di Bologna chiude. Riaprirà nel 2024 con un nuovo nome: “Si chiamerà Grand Tour Italia” dice Farinetti.
Un’avventura iniziata nel 2017 con grandi aspettative, ma che si vede ora costretta ad una battuta di arresto. Fico, il grande parco alimentare creato a Bologna dall’imprenditore Oscar Farinetti, chiuderà il 31 dicembre 2023. Da quel giorno, subirà però un restyling completo, e riaprirà nel 2024 con un nuovo nome e una nuova missione: quella di un viaggio tra i sapori e le tradizioni d’Italia.
Farinetti: “Tra le cose che non mi sono venute bene Fico è una di queste”
“In genere gli imprenditori quando una cosa va male dicono ‘non siamo stati compresi’, invece la probabilità è che su questo progetto sono io che mi sono spiegato male”: così Oscar Farinetti, patron visionario di Eataly, ha ammesso ai microfoni di Radio24 il fallimento del progetto Fico. Aperto nel 2017, il parco, che si estende su una superficie di circa 100mila metri quadrati in un’area del comune di Bologna, puntava a diventare la “Disneyland del cibo”.
Scemata la curiosità iniziale, tuttavia, la Fabbrica Italiana Contadina non è stato più in grado di attirare grandi masse di turisti, nonostante gli investimenti di privati e le partnership con noti marchi del settore alimentare italiano. Il complesso di 40 fabbriche, 40 ristoranti, banchetti, aule didattiche, campi coltivati e stalle è costretto quindi a chiudere i battenti, cosa che avverrà l’ultimo dell’anno. “Tra le cose che non mi sono venute propriamente bene, diciamo che Fico è una di queste” ha affermato l’imprenditore.
Il nuovo progetto ‘Grand Tour Italia’
L’area non rimarrà chiusa a lungo: la riapertura è prevista per l’aprile 2024, al termine dei lavori di ristrutturazione e di rinnovamento che daranno un nuovo volto al parco. “Cambierà anche il nome, si chiamerà ‘Grand Tour Italia’ e rappresenterà il viaggio, il viaggio nell’Italia delle regioni” ha raccontato Farinetti.
Il businessman è poi sceso nei dettagli: “Si entrerà in Val D’Aosta, si uscirà dalla Sicilia e dalla Sardegna passando in mezzo a tutte le regioni italiane”, come in una specie di Minitalia del cibo e delle tradizioni culinarie. “Racconteremo la biodiversità italiana, con le osterie provenienti dal mondo slow food che cambieranno tutti i mesi, grandi aree didattiche, regioni che porteranno lì le loro feste locali e folkloristiche”.
Con la promessa di ripianare i 12 milioni di euro di debito tra il 2023 e il 2025 e di riconfermare tutti i lavoratori e i partner, Farinetti si sbilancia: “Sarà una cosa strepitosa, bellissima. Fico chiuderà da fine dicembre e riaprirà ad aprile ‘più grande e più bello che prima’”.