Il Parlamento europeo vieta la pubblicità ingannevole nelle etichetthe di un prodotto alimentare per tutelare i consumatori.
Il Parlamento europeo, il 21 febbraio 2018, ha approvato l’emendamento secondo cui è vietato indicare sull’etichetta dei cibi l‘assenza di determinati ingredienti. Questo significa che molte industrie alimentari, nel corso del 2018, dovranno modificare il modo di pubblicizzare i loro prodotti, eliminando la tipologia di marketing con l’uso di pubblicità ingannevole.
La pubblicità ingannevole sulle etichette dei prodotti alimentari
Il consumatore può farsi trarre in inganno da quanto scritto sulle confezioni, tendendo ad acquistare i prodotti che mettono in evidenza l‘assenza di un ingrediente piuttosto che la presenza di un altro. Molto spesso, quando si fa la spesa al supermercato si è di fretta e non c’è il tempo di approfondire la lettura delle etichette dei cibi che vengono acquistati. Da queste premesse alcune aziende alimentari, anche italiane, hanno optato per una pubblicità ingannevole, che ha portato loro un notevole aumento nelle vendite; a discapito dei consumatori meno attenti.
Pur non essendoci un riferimento specifico al tanto temuto e criticato olio di palma, questo è il primo della lista degli ingredienti che ci vengono in mente leggendo il nuovo emendamento approvato dal Parlamento europeo. Sono infatti numerose le aziende che pubblicizzano i loro prodotti proprio grazie alla dicitura “senza olio di palma” visibile a caratteri cubitali sulle confezioni. Il problema è reale. Così facendo, infatti, si distoglie l’attenzione del consumatore dalla lista di ingredienti che sono stati usati al posto dell’olio di palma e la cui qualità potrebbe essere messa in discussione.
A tal proposito il quotidiano La Stampa scrive che il Parlamento europeo richiede di “vietare che nelle etichette dei cibi siano pubblicizzati ingredienti non presenti, ma solo quelli contenuti nel prodotto, per tutelare i consumatori dal proliferare di pubblicità ingannevoli o suggestive, che fanno leva sull’emotività”.
Altri esempi delle diciture che indicano l’assenza di un particolare ingrediente sono: senza coloranti, senza conservanti, senza additivi e così via.
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