Prepariamo la miascia, una torta del riciclo rustica a base di pane raffermo e frutta fresca e disidratata tipica del lago di Como.
La miascia, una torta tipica del lago di Como, è un dolce rustico e anti-spreco, originario della provincia di Como. In sostanza è una sorta di torta di pane raffermo arricchita con altri ingredienti comuni e genuini come la frutta fresca e disidratata. Per questo motivo è definito anche “povero”, nonostante il suo impasto sia ricchissimo di sapori. Un tempo infatti lo zucchero era molto costoso pertanto per rendere più dolci le preparazioni si utilizzava la frutta: mele e pere, quando sono di stagione, sono dolcissime e perfette per rendere questa torta strepitosa.
Anche la farina è un ingrediente secondario: se ne aggiunge solo un cucchiaio di quella 00 insieme a un cucchiaio di quella di mais che dona al dolce ancor più rusticità. A completare ci sono un uovo, del burro e infine un ingrediente insolito che, se non amate, potete tranquillamente omettere: il rosmarino.
Ma la miascia di Bellagio non è l’unica torta di pane raffermo presente nella nostra tradizione. Anche nota come meascia o turta di paisan, rivaleggia per nome con la torta paesana, più ricca e golosa vista la presenza di cacao amaro e amaretti, mentre è più simile alla torta putana tipica della cucina vicentina e con il macafame.
Ma lo sapete che con il pane raffermo si può realizzare anche una torta salata? Chi avrebbe mai immaginato che un ingrediente solitamente scartato potesse dare vita a così tante ricette, una più buona dell’altra pur nella loro semplicità.
Ingredienti
Per la miascia
- Pane raffermo – 150 g
- Latte intero – 400 ml
- Uova – 1
- Farina di mais fioretto – 1 cucchiaio
- Farina 00 – 1 cucchiaio
- Sale fino – 1 pizzico
- Zucchero semolato – 2 cucchiai
- Uvetta – 30 g
- Mela – 1
- Pera – 1
- Uva bianca – 1 gramolino
- Limone bio – 1
- Burro – 30 g
- Rosmarino (facoltativo) – 1 rametto
Preparazione
Miascia
Versate il latte in un pentolino e mettetelo a scaldare sul fornello.
Riducete a tocchetti non troppo grandi il pane raffermo e mettetelo in una ciotola. Copritelo con il latte caldo, mescolate e lasciate ammorbidire per 30 minuti.
Mettete in ammollo l’uvetta in una ciotola di acqua tiepida per 10 minuti.
Nel frattempo sbucciate e pulite la mela e la pera e tagliatele a dadini. Tagliate a metà i chicchi di uva e rimuovete i semi se presenti.
Quando il pane è morbido, aggiungete lo zucchero e la scorza grattugiata di limone. Unite anche un pizzico di sale e l’uovo. Unite le farine, l’uvetta ammollata e strizzata, la frutta e mescolate bene il tutto.
Prendete uno stampo per dolci da 24-26 cm di diametro e rivestitelo con carta da forno. In alternativa potete imburrarlo e ricoprirlo di pane grattugiato, proprio come vuole la tradizione. Versate al suo interno il composto, livellate e distribuite sulla superficie il burro a fiocchetti e, se piace, gli aghi di rosmarino.
Fate cuocere in forno a 180°C per circa 1 ora. Trascorso questo tempo, fate raffreddare e servite.
Ecco un breve video con tutti i passaggi per realizzare questo dolce rustico perfetto per la colazione o la merenda.
Trattandosi di un dolce del riciclo, esistono diverse versioni della miascia. Per esempio alcuni sono soliti aggiungere anche pinoli o mandorle e altri ancora degli amaretti sbriciolati che danno al dolce un twist in più.
Origine e storia
È davvero difficile risalire alle origini di questo piatto povero soprattutto perché a contendersene la paternità ci sono ben tre comuni: Menaggio, Bellagio e Mandello del Lario.
Come molte ricette di questo tipo, si era soliti fare di necessità virtù e così, nelle occasioni più importanti come le feste di paese (da cui il nome turta di paisan) si utilizzava ciò che si aveva a disposizione per realizzare dei dolci. Lo zucchero a quel tempo era molto costoso così al suo posto si utilizzava la frutta.
Le torte venivano poi cotte nel forno a legna del paese e, sebbene oggi vengano gustate come merenda o colazione, un tempo rappresentavano un vero e proprio pasto completo.
Conservazione
La torta Miascia è un dolce delizioso e semplice con cui terminare un pranzo in famiglia. Se avanza, conservatela in un contenitore ermetico, a temperatura ambiente, per 3-4 giorni.