Responsabile di infezioni gastrointestinali, la salmonella è un batterio presente naturalmente negli animali, ma pericoloso per l’uomo.
Di salmonella si sente spesso parlare in relazione ad alcuni alimenti ben precisi: le uova, la carne di pollo e quella di maiale. Ma cos’è di preciso? Quali sono gli alimenti in cui è presente e come si contrae il virus? Vediamo di fare chiarezza e di dare qualche utile consiglio su come prevenire la diffusione del fenomeno.
Cos’è la salmonella?
La salmonella è un agente infettivo naturalmente presente nell’intestino di uccelli e mammiferi sani. L’infezione da essa causata prende il nome di salmonellosi e ne esistono di diversi tipi, più o meno “aggressivi”. È infatti possibile distinguere tra le forme tifoidee e quelle non tifoidee.
Le prime sono le più gravi, ma solitamente presenti solo nei paesi in via di sviluppo. Le seconde, invece, anche chiamate salmonelle minori, sono quelle più comuni.
Salmonella: come si prende?
Abbiamo accennato come il virus della salmonella sia presente naturalmente nell’intestino degli animali. Va da sé quindi che si trasmette all’uomo attraverso alimenti e acqua contaminati. In particolare, utilizzare utensili per cibi cotti e crudi indistintamente, cotture sbagliate degli alimenti, raffreddamento troppo lento e cattiva conservazione possono far sì che il virus prolifichi.
La salmonella smette di riprodursi attorno ai 5°C ma affinché venga debellata è necessario procedere alla cottura degli alimenti. A essere più a rischio salmonella sono la carne di pollo, quella di maiale e le uova.
La trasmissione può avvenire per via oro-fecale, ossia quando le feci infette vengono a contatto con il cavo orale di un individuo sano, oppure per contatto diretto. In questo caso ferite ed escoriazioni aperte sulla pelle, poste a contatto con oggetti o alimenti contaminati, possono infettare l’individuo.
Infezione da salmonella: sintomi e conseguenze
Un’infezione da salmonella solitamente si manifesta con disturbi dell’apparato gastrointestinale. Vomito e diarrea sono i malesseri più diffusi, messi in atto dall’organismo nel tentativo di espellere l’agente infettivo.
Nonostante si tratti di un batterio, per un’infezione da salmonella non si procede con un trattamento antibiotico. Al contrario il consiglio è quello di reintegrare i liquidi persi e attendere il naturale decorso dell’infezione che avviene solitamente nell’arco di una settimana.
Come sempre queste sono solo informazioni generali e non vanno a sostituire il parere del medico. Ogni individuo fa storia a sé e a rendere il quadro della situazione più critico possono concorrere diversi fattori che solo un dottore è in grado di valutare.
Il rischio di salmonella è più frequente nei mesi caldi, durante i quali si tende a sconsigliare di preparare il tiramisù. Se proprio non potete farne a meno, ecco come preparare il tiramisù con le uova pastorizzate.