Pensi che sia olio extravergine di oliva, ma in realtà è contraffatto. Ecco perché bisogna sempre fare attenzione.
Visto da una bottiglia sembra tutto uguale, ma in realtà l’olio cambia moltissimo a seconda che sia di oliva, piuttosto che di semi. Sicuramente quello considerato di maggior pregio è l’olio extravergine di oliva, un vero e proprio prodotto di nicchia che non può mai mancare a tavola.
Tuttavia, bisogna fare attenzione: sì, perché alcuni produttori ingannano in consumatore finale proponendo bottiglie contenenti delle vere e proprie miscele di oli differenti. Il problema? Queste vengono spacciate per extravergine di oliva.
La truffa dell’olio extravergine di oliva
Dunque, come anticipato, non sempre l’olio che acquistiamo corrisponde esattamente al prodotto indicato sull’etichetta. Seppur non sia la normalità, ci sono diversi casi in cui all’interno di una bottiglia sia contenuta una miscela d’olio ben lontana dal tradizionale extravergine di oliva.
Infatti, spesso, all’interno delle latte di olio extravergine viene creato un mix di olio vergine, di lampante e di semi (sopratutto quelli di girasole). Si tratta di una strategia utilizzata in realtà per andare incontro all’esigenza del pubblico di acquistare un olio di qualità pur spendendo poco. Una pretesa sicuramente difficile da soddisfare, dal momento che un olio extravergine di oliva costa generalmente sui 10 euro, se non di più.

Come distinguere l’olio di extravergine di oliva da quello contraffatto
Chiaramente, per poter comprendere se quello acquistato sia realmente olio extravergine di oliva, bisognerebbe sempre controllare il suo colore. Infatti, è risaputo che l’extravergine abbia un colore tendente al verde brillante, piuttosto che al giallo dorato, mentre quello contraffatto ha delle sfumature di colore giallo chiaro.
Di per sé questo indicatore potrebbe bastare a farci rendere conto dell’olio che si sta consumando, se non fosse che i produttori, a volte, possono cercare di camuffarlo aggiungendo alla miscela della clorofilla. Il risultato? Il colore viene alterato, diventando difficile riconoscere la vera origine dell’olio in questione.
Ma quindi, come fare per poterci tutelare di fronte a un possibile inganno? Ebbene, è importante tenere a mente i secondi indicatori:
- Etichetta. Sulla bottiglia deve essere sempre applicata un’etichetta che indica la provenienza dell’olio e la sua natura. Qualora dovessimo trovare una bottiglia che non presenta queste informazioni, dovrebbe essere già di per sé un campanello d’allarme;
- Profumo. L’olio extravergine di oliva è caratterizzato da un profumo fruttato e fresco, mentre quello contraffatto presenta un odore pungente e spesso acido;
- Sapore. Si tratta di un potente elemento che ci permette di distinguere un olio extravergine di oliva da uno contraffatto. Infatti, il primo ha un sapore fruttato, piuttosto che leggermente piccante o amaro, mentre il secondo ha un sapore decisamente più acido o addirittura inspido;
- Prezzo. La prova del nove rimane comunque il prezzo. È sempre meglio diffidare da un olio che viene spacciato per extravergine ma che ha un prezzo estremamente competitivo. Del resto, è risaputo che l’extravergine di oliva è caratterizzato sempre da un costo abbastanza sopra la media rispetto a quello degli altri oli.