Il consumo dei cibi pronti in Italia sta aumentando di anno in anno e tra questi ci sono le zuppe pronte fresche. Scopriamo i pro e i contro di questi prodotti.

Si fa presto a dire che la cena è più buona se cucinata in casa e, almeno a parole, sono tutti dei maestri. Con i fatti, però, le cose cambiano e secondo i dati raccolti dalla Nielsen, i consumi degli italiani sono cambiati in modo netto negli ultimi anni. Le zuppe pronte fresche, ad esempio, hanno conquistato sempre più persone andando a rimpolpare quella fetta di popolazione che preferisce i prodotti pronti a quelli confezionati. Un bene o un male? Scopriamolo.

Certo, le zuppe pronte sono comode, spesso vanno direttamente nel microonde senza bisogno di essere spostate nel piatto, cosa che le rende pratiche non solo al lavoro, ma anche per una cena veloce e leggera, a prova di veri pigri.

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Come sempre con i piatti pronti però c’è da chiedersi: fanno bene? Quali ingredienti contengono? Sono davvero una valida e conveniente alternativa? Vediamo di rispondere a queste e altre domande.

Zuppa di ceci
Zuppa di ceci

Zuppe pronte fresche: pro e contro

La praticità, come abbiamo accennato sopra, è la caratteristica principale di questa categoria di prodotti. Tolto l’involucro infatti possono essere scaldati direttamente nel microonde, senza bisogno di sporcare piatti o padelle. Di contro però c’è che spesso sono dosi per due persone, il che genera un avanzo difficile poi da conservare e/o trasportare.

Per quanto riguarda le varietà, è possibile trovarne di ogni: dal minestrone al passato, dalla crema di verdure alla zuppa di cereali. Occorre sempre leggere gli ingredienti però, perché questi prodotti in teoria non dovrebbero contenere conservanti né coloranti, essendo sottoposti a pastorizzazione. Di contro i tempi di conservazione sono ridotti, rispetto a surgelati e zuppe nel tetrapak, e vanno riposti in frigorifero.

Sempre per quanto riguarda gli ingredienti, sarebbe opportuno che di ognuno venisse indicata la percentuale, soprattutto per quanto riguarda minestroni. Questo per scongiurare la preponderanza di ortaggi più poveri, come le patate, a scapito di altri.

Per quanto riguarda il prezzo invece, possiamo dire che mediamente si aggirano attorno ai 5 euro al chilo. Non molto se paragonato al corrispettivo in barattolo, decisamente alto rispetto al surgelato.

Concludendo quindi, possiamo dire che dopo un’analisi dell’etichetta, le zuppe pronte fredde rappresentano una buona idea per una cena veloce e leggera, magari arricchendola con qualche crostino di pane.

I più tradizionalisti potranno comunque preparare il minestrone seguendo la nostra ricetta.

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ultimo aggiornamento: 25-11-2019


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