La dieta Smartfood ha individuato 30 cibi, dal mondo vegetale, protettivi e in grado di agire geneticamente contro l’invecchiamento

Il libro La dieta Smartfood di Eliana Liotta, Pier Giuseppe Pelicci, e Lucilla Titta, si basa sull’assunto che mangiando in modo consapevole, e facendo movimento si possa sfuggire alle malattie che siamo predisposti a sviluppare per colpa del nostro patrimonio genetico. I 30 smartfood vegetali individuati nel libro conterrebbero delle sostanze in grado di agire sull’invecchiamento genetico: studiare il rapporto tra i nostri geni e l’alimentazione, sostengono, è la medicina del futuro, e la migliore arma che avranno a disposizione i nostri eredi.

20 cibi per la longevità e 10 cibi protettivi

I 10 Smartfood protettivi ovvero verdura, frutta fresca e a guscio, legumi, cereali e derivati integrali, semi e, olio, erbe aromatiche e aglio svolgono una funzione protettiva, e ci impediscono di abbuffarci.

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Questa restrizione calorica, derivata dal maggiore senso di sazietà, mima il digiuno e provoca una rigenerazione cellulare: un aumento delle cellule staminali e progenitrici con consegente ringiovanimento del sisema cellulare, ossa, muscoli, e cervello.

I geni della longevità, che agiscono sulla riparazione e la rigenerazione cellulare utilizzando l’energia a disposizione, vengono risvegliati grazie a certi farmaci naturali, che mimano il digiuno e attivano le stesse vie metaboliche messe in moto dall’assenza o dalla scarsità di cibo.

Sono sette le cosiddette smartmolecules: si tratta di quercetina, resveratrolo, curcumina, antocianine, epigallocatechingallato, fisetina e capsaicina, e sono presenti in 20 tipi di frutta e verdura, ovvero i 20 Smartfood della longevità.  

Nel libro si riadisce anche l’importanza di non incappare e rimanere intrappolati nel sovrappeso: al diminuire dei chili di troppo scende il rischio di cancro, malattie cardiache, diabete di tipo 2, osteoporosi, ma bisogna tentare di restare in forma sempre, non a tratti, per poter vedere i benefici degli Smartfood.

La dieta Smartfood, infine, propone uno stile di vita, anziché dei rigidi parametri quantitativi di calorie, che rischiano di far sentire ingabbiati, e diventare controproducenti. Non bisogna però agire e iniziare a digiunare in modo casuale, ma seguire i parametri spiegati nel libro.

Fonte immagine: Pinterest

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ultimo aggiornamento: 10-03-2016


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