Ingredienti
Le cagliette sono un piatto tipico piemontese, una via di mezzo tra canederli e gnocchi. Ecco come si preparano con la ricetta originale.
Le cagliette di patate sono un piatto antico della cucina piemontese, in particolare del piccolo comune di Pragelato e della Valle di Susa. La particolarità di questa ricetta sta proprio nella preparazione: all’apparenza infatti sembrano dei grandi gnocchi di patate ma, a differenza della ricetta tradizionale, si preparano con patate crude grattugiate.
La calhètta ‘d trufa, il termine dialettale con cui viene indicato questo piatto incredibile, prevede poi l’aggiunta anche di altri ingredienti che, come è facile intuire, variano di famiglia in famiglia. C’è chi li prepara semplici, aggiungendo solo la cipolla rosolata, e chi aggiunge pancetta, toma o salsiccia. Stiamo infatti parlando di un piatto povero molto antico, nato dall’esigenza di sfruttare quello che si aveva a disposizione. La cottura delle cagliette di patate poi è molto lunga: dovranno infatti bollire per 40 minuti prima di poter essere serviti come contorno allo spezzatino oppure conditi con del più semplice burro e salvia.
Come preparare la ricetta delle cagliette
- Per prima cosa sbucciate le patate e grattugiatele con la grattugia a fori grossi. Mettetele in un canovaccio pulito, lavato senza ammorbidente, e strizzatele bene in modo da rimuovere tutta l’acqua in eccesso. Trasferitele poi in una ciotola e tenete da parte.
- Nel frattempo tritate finemente la cipolla e la pancetta e rosolatela in un cucchiaio di olio e uno di burro. Unite il tutto alle patate e incorporate anche le uova, la farina, un pizzico generoso di sale e una macinata di pepe.
- Impastate bene con un cucchiaio poi formate degli gnocchi piuttosto grandi, circa come un’albicocca, e passateli nella farina.
- Lessateli in abbondante acqua salata per 40 minuti poi scolate e servite come preferite. Noi li abbiamo apprezzati come primo piatto conditi con burro, salvia e una grattata di noce moscata.
Se amate queste variazioni sul tema gnocchi vi consigliamo di provare anche i più famosi canederli, preparati con pane raffermo.
Conservazione
Come per gli gnocchi tradizionali, si sconsiglia la conservazione una volta cotti perché tendono a indurirsi eccessivamente. Gustateli al momento e non ve ne pentirete!