Breve viaggio nella Città Eterna per Bill Clinton: a cena cacio e pepe, assaggiata prima dal suo personale assaggiatore per garantire la massima sicurezza.
Un breve soggiorno a Roma per Bill Clinton, una visita non accessibile a tutti: solamente 48 ore nella Capitale partendo dagli Stati Uniti. Tuttavia, considerando il suo nome e cognome, non si può certo considerare Bill Clinton un turista comune. Ma il motivo del suo viaggio è davvero eccezionale: una udienza privata con Papa Francesco preceduta da un pasto romano al 100%. Prima di un incontro così significativo, infatti, programmato a un orario segreto, l’ex presidente degli Stati Uniti non ha potuto resistere alle prelibatezze della cucina italiana, in particolare quella romana.
La cacio e pepe di Bill Clinton al ristorante romano
Bill Clinton è stato avvistato in un ristorante storico nel centro di Roma, precisamente in via Aurora 33. Era accompagnato da circa quindici persone, tra cui la sua scorta personale, alcuni poliziotti in abiti civili e persino il suo assaggiatore personale, poiché la sicurezza è una priorità assoluta.
L’ex presidente degli Stati Uniti, noto per una serie di successi personali e anche per lo scandalo del “sexgate” con Monica Lewinsky, ha scelto di mangiare al ristorante Vladimiro, famoso per le sue cene con l’ambasciata americana. Questo può essere interpretato come un gesto che lo fa sentire come a casa, anche quando si trova al di là dell’oceano.
Una volta sedutosi al tavolo, come immortalato in un post dallo stesso ristorante, Clinton ha deciso di assaggiare un piatto tipico e molto popolare della cucina romana: la cacio e pepe. Dopo aver fatto assaggiare il piatto al suo assaggiatore personale, si è goduto il piatto di pasta prima di passare alla seconda portata, che consisteva in un piatto di pesce e verdure al forno.
Il commento dei presenti al ristorante Vladimiro
È stata una serata che Bill Clinton ha apprezzato molto, come testimonia l’orario in cui ha lasciato il ristorante.
“Ci avevano detto che sarebbe andato via massimo alle 21:30, ma invece si è alzato dal tavolo alle 23, il che significa che ha apprezzato”, racconta un cameriere come riportato da Leggo. “È una persona squisita – continua il cameriere – nonostante la sua importanza e la sicurezza che lo circonda, ha voluto ringraziarci personalmente e non si è tirato indietro quando si è trattato di fare delle foto ricordo. Spero che torni presto”.
Chissà se prima di partire, Bill Clinton si siederà di nuovo a tavola, magari questa volta per gustare un bel piatto di carbonara.