Ingredienti:
• 12 fette di capocollo
• 12 fette di pancetta
• 150 g di caciocavallo semi-stagionato
• sale q.b.
• pepe q.b.
• olio extravergine di oliva q.b.
• 1 spicchio d'aglio
• prezzemolo fresco q.b.
difficoltà: facile
persone: 4
preparazione: 10 min
cottura: 30 min

Tra le ricette tipiche pugliesi è impossibile non citare le bombette della valle d’Itria, una sorta di ricco involtino di maiale con pancetta e caciocavallo.

Le bombette sono un secondo piatto tipico della regione Puglia, in particolare della zona di Martina Franca. Devono il loro nome all’esplosione di sapori che si ha in bocca al primo morso, dato dalla presenza nella stessa ricetta di un saporitissimo taglio di carne, il capocollo (noto anche come coppa o lonza), della pancetta e del caciocavallo podolico.

Questa sorta di involtini vanno cotti per tradizione andrebbero cotti alla brace ma noi vi mostreremo come prepararli al forno realizzando un secondo piatto di carne facile e veloce, ricchissimo di sapore. Ottime da servire con un contorno a base di cime di rapa o fave e cicorie, le bombette pugliesi sapranno conquistarvi al primo assaggio!

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Bombette pugliesi da cuocere
Bombette pugliesi da cuocere

Come preparare la ricetta delle bombette pugliesi

  1. Per prima cosa battete le fettine di carne con un batticarne in modo da renderle sottili e tenere.
  2. Conditele con un pizzico di sale e uno di pepe e coprite ciascuna di esse con una fetta di pancetta e qualche cubetti di caciocavallo semi-stagionato.
  3. Tritate circa un ciuffo di prezzemolo fresco e uno spicchio d’aglio privato dell’anima, poi unite questo mix aromatico come ripieno insieme al formaggio.
  4. Ripiegate i brodi esterni verso l’interno, poi arrotolate dal basso verso l’alto facendo attenzione di sigillare bene il ripieno, in modo che fuoriesca durante la cottura.
  5. Fermate la chiusura con degli stuzzicadenti e disponete le bombette in una pirofila adatta alla cottura in forno irrorata con un filo di olio.
  6. Cuocete gli involtini pugliesi a 200°C per 15-20 minuti, al termine azionate il grill per ulteriori 5 minuti in modo da renderli croccanti.
  7. Servite le bombette pugliesi ben calde, con il cuore filante.

Le bombette sono davvero deliziose e potete ispirarvi a questa ricetta per crearne anche altre versioni, magari con della carne di pollo, più leggera e perfetta anche per i piccoli!

Come cucinare le bombette pugliesi: varianti di cottura

Questo secondo piatto di carne tipico viene, come spiegato in precedenza, cotto principalmente in forno, tuttavia ci sono altri metodi di cottura altrettanto efficaci.

Bombette pugliesi in padella
Bombette pugliesi in padella

In padella. Per prepararle mettete una padella a scaldare sul fuoco con un filo d’olio, aggiungete poi le bombette e fatele cuocere da un lato per circa 10 minuti, poi rivoltatele e procedete con la cottura per altri 10-15 minuti.

Bombette pugliesi alla brace
Bombette pugliesi alla brace

Alla brace. In questo caso infilzate gli involtini su uno stecco lungo (possono andare bene 3-4 per stecco, a seconda della sua lunghezza), poi cuoceteli lontani dalla fonte di calore per 15-20 minuti.

Bombette pugliesi al sugo
Bombette pugliesi al sugo

Al sugo. In questo caso rosolate gli involtini in padella con l’olio fino a dorarle su tutti i lati, poi aggiungete il sugo e portate a cottura.

Conservazione

Queste bombette si conservano per circa 2-3 giorni in frigorifero, all’interno di un contenitore con coperchio a chiusura ermetica. Al bisogno basterà scaldarle in forno o in padella per qualche minuto. Sconsigliamo la congelazione in freezer.

Storia e origini del piatto tipico pugliese

Le bombette pugliesi sembra che contendano la loro origine tra Cisternino e Martina Franca: la prima ha fatto di questo piatto il suo simbolo, la seconda sembra essere invece la vera patria di questi succulenti involtini.

Alcune voci datano la loro creazione intorno al 1980, proprio a Martina Franca: una signora le preparò per la prima volta nella sua macelleria, utilizzando la carne di cavallo. Successivamente la materia prima divenne il capocollo, considerato più tenero, e ancora oggi vengono servite in Puglia nei “fornelli”, tipiche macellerie con cucina.

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ultimo aggiornamento: 04-06-2024


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