La burrida è una ricetta tipica della cucina sarda a base di gattucci, noci e aceto. Ecco come si prepara questo secondo particolare.
Con il termine burrida si intendono diverse preparazioni a base di pesce tipiche di Liguria, Provenza e Sardegna. È proprio in quest’ultima regione però che questa ricetta è entrata nella tradizione, diventando un vero e proprio prodotto tipico. La burrida cagliaritana è famosa in tutta l’isola ma non mancano piccole variazioni negli ingredienti a seconda della zona, come nel caso della burrida in rosso.
La burrida sarda è da considerarsi un piatto unico. Per prepararlo vi serviranno il gattuccio, delle noci e l’aceto. Sono questi gli ingredienti che rendono il piatto così saporito e particolare. Tenete presente però che la preparazione, pur trattandosi di una ricetta facile, richiede un tempo di riposo di circa due giorni prima di poter essere servita.
Rientra a tutti gli effetti nella categoria delle zuppe di pesce come il brodetto e il cacciucco ma si differenzia da queste proprio per il tempo di riposo del pesce con il suo condimento prima di essere assaporato. Se invece preferite rimanere in terra sarda con le ricette, allora provate la cassola, una zuppa di pesce saporita e ricca.

Ingredienti
Per cuocere il pesce
- Aceto di vino bianco – 2 cucchiai
- Acqua – 2 l
- Sale grosso – 1 presa
- Alloro – 2 foglie
Per la burrida
- Gattucci – 1 kg
- Noci – 30
- Aglio – 2 spicchi
- Cipolla – 1
- Olio extravergine di oliva – 1 cucchiaio
- Aceto – 6 cucchiai
- Alloro – 1 foglia
Preparazione
Burrida cagliaritana (sa burrida)
Per prima cosa pulite il gattuccio e tenete da parte il fegato. Rimuovete invece la pelle e tagliate poi la carne a bocconcini non troppo grandi (circa 3-4 cm).
Portate a bollore una pentola di acqua e aceto, unite una presa di sale e una foglia di alloro quindi tuffate il pesce e cuocete per 5 minuti.
Frullate in un robot da cucina le noci, la cipolla e l’aglio e trasferite il tutto in una padella larga con l’olio e una foglia di alloro. Rosolate per qualche minuto a fiamma bassa poi aggiungete i fegatini del pesce e schiacciateli con una forchetta.
Aggiungete l’aceto e fate evaporare a fiamma vivace.
Trasferite il gattuccio sul fondo di un contenitore di vetro munito di tappo, coprite con la salsa bollente, chiudete e lasciate riposare 24 ore. Mescolate con una forchetta, chiudete di nuovo e attendete altre 24 ore prima di consumare il vostro secondo piatto sfizioso. Il nostro consiglio è di accompagnarla con un altro prodotto tipico della Sardegna, la spianata, una sorta di focaccia a base di farina e semola.
Vi lasciamo anche un video di una ricetta simile alla nostra con tutti i passaggi per realizzarla.
La burrida in rosso invece è tipica della zona di Cabras e si prepara in modo simile con la sola differenza che anziché capire il pesce con la salsa a base di noci si realizza un sugo di pomodoro con aglio e cipolla tritati, peperoncino, alloro, un pizzico di sale, uno di zucchero e delle fettine di limone. Dopo averlo lasciato cucinare si versa sul pesce sbollentato e si lascia riposare per un giorno prima di servirlo.
Conservazione
La burrida si conserva in frigorifero per 4-5 giorni. Tuttavia vi consigliamo di consumarla a temperatura ambiente.
Origine
Solitamente servita come antipasto freddo, la buridda è un piatto la cui origine viene fatta risalire all’epoca medievale, in particolare alla bouride, una zuppa di pesce tipica della cucina provenzale. Parrebbe essere giunta sull’isola per mano dei mercanti genovesi. Anche questa regione infatti vanta la sua personale versione della buridda che però è una vera e propria zuppa di pesce misto.
Tipica soprattutto della zona di Cagliari e Pula, la burrida sarda si prepara tradizionalmente con il gattuccio, una sorta di piccolo pesce squalo. Proprio per via della zona è nota anche come burrida a sa Casteddaia, ossia burrida cagliaritana. Casteddaia è un appellativo dato alla città che deriva dal latino castrum, in riferimento alle mura fortificate che un tempo la circondavano.