Stiamo parlando di Giorgio Locatelli, che ha passato momenti davvero tragici, in cui la prospettiva di una carriera in fumo non era così lontana.
Nonostante le stelle Michelin conquistate e la fama di grande esponente della cucina italiana all’estero, la carriera di Giorgio Locatelli non può dirsi una strada tutta in discesa. Anzi, sono diversi gli episodi che hanno ostacolato il suo percorso in più punti e che hanno fatto temere allo chef di origini varesine di dover appendere per sempre il grembiule “al chiodo”. Due, in particolare, sono stati particolarmente drammatici.
Gli inizi della carriera e il trauma di Parigi
Prima di diventare il grande e rinomato chef quale è, Locatelli è stato un semplice ragazzo di provincia. Nato a Corgeno di Vergiate, in provincia di Varese, classe 1963, ha preso in un primo momento il diploma da odontotecnico, ma ben presto ha capito che la sua passione vera erano pentole e fornelli. D’altronde, possiamo dire che è “figlio d’arte”: suo zio, infatti, gestiva il ristorante stellato La Cinzianella, ed è stato proprio in quella cucina che il giovane Giorgio ha deciso il suo futuro.
Per raggiungere alti livelli, il futuro giudice di Masterchef ha fiutato sin da subito le grandi possibilità offerte dall’estero, e perciò è volato via dall’Italia, per trascorrere periodi in Svizzera, Inghilterra e Francia. “Avevo una grande passione per i viaggi” ha raccontato in un’intervista a Identità on the road “Ho pensato che fosse il caso di andare subito a imparare il mestiere lontano. Fino agli anni Ottanta, non potevi essere veramente considerato uno chef se non vantavi almeno un’esperienza internazionale o l’accento francese, all’epoca un vero e proprio lascia-passare”.
E’ stato proprio in una di queste esperienze che le aspirazioni del giovane aspirante cuoco hanno subìto per la prima volta una battuta d’arresto. I giorni trascorsi come commis rotisseur del rinomato Tour d’Argent di Parigi sono stati davvero difficili: “Ho lavorato in Francia per un anno e mezzo, mi chiamavano ‘Italiano di m****’, ci stavo come un cane” ha dichiarato a La Stampa, sottolineando come nella cucina dello chef Martinez le umiliazioni fossero all’ora del giorno. Questi episodi lo hanno persino mandato in terapia, ma, una volta passato il trauma, ha fatto in modo che la sua determinazione avesse la meglio.
Il successo a Londra e la tragedia del 2014
Dopo la brutta esperienza parigina, Locatelli è riuscito a trovare il suo posto nel mondo a Londra, dove ha lavorato in diversi locali di grande successo, fino ad arrivare al 2002, quando ha aperto il ristorante che ha fatto la sua fortuna, la Locanda Locatelli. Proponendo una cucina italiana raffinata con qualche tocco di ispirazione inglese qua e là , il giudice di Masterchef è diventato il primo chef italiano ad ottenere una stella Michelin al di fuori del bel Paese.
Nel 2014, però, un nuovo dramma ha bussato alla sua porta: l’avviato locale è stato completamente distrutto in quell’anno da una forte esplosione, originatasi nel confinante Hotel Hyatt Regency, e causata da una fuga di gas. La Locanda era assolutamente inagibile e le attrezzature rovinate, per cui la chiusura è stata una scelta obbligata. Un duro colpo per la carriera di Locatelli: poteva essere la fine di un’attività fortunata.
Ma lo chef non si è dato per vinto neanche in quell’occasione. Ha optato per la ristrutturazione (alcune voci dicono sarebbe stato un consiglio della moglie Plaxy) e il ristorante ha riaperto nello stesso edificio, continuando a portare grandi soddisfazioni allo chef.