Se amate i dolci pasquali, perché non provare la ricetta del casatiello dolce, una ricetta napoletana profumata e soffice?
Quando arriva la Pasqua le cucine delle massaie di Napoli si riempiono di profumi, primo tra tutti quello dei fiori di arancio che va a mischiarsi a quello della cannella e del grano, ingredienti tipici della pastiera. C’è, però, un’altra ricetta, meno nota ai giorni nostri: il casatiello dolce napoletano. Questo lievitato non ha nulla a che vedere con il casatiello salato: è una sorta di torta o ciambella dolce decorata con glassa e zuccherini colorati.
Come preparare la ricetta del casatiello dolce
- Prima di cimentarvi con questa ricetta, ricordate di rinfrescare il lievito madre 2 volte e di utilizzarlo 3/4 ore dopo l’ultimo rinfresco. In questo modo lo sfrutterete nel pieno della sua forza.
- Per prima cosa, montate le uova con lo zucchero. Potete utilizzare la planetaria oppure le fruste elettriche, quindi unite la farina e il lievito madre.
- Aggiungete anche il burro morbido e lo strutto, quindi gli aromi: il liquore Strega, l’essenza di vaniglia e la scorza di limone.
- Trasferite l’impasto nell’apposito stampo da 1 kg imburrato e infarinato e mettetelo a lievitare nel forno spento con la luce accesa finché non avrà raggiunto il bordo dello stampo.
- Ci vorranno dalle 12 alle 24 ore a seconda della forza del lievito.
- Infornatelo poi a 170 °C per 1 ora, facendo la prova stecchino prima di sfornare. Quando si sarà raffreddato preparate la glassa sciogliendo lo zucchero a velo nell’albume. Versatela sulla superficie e decorate con le codette colorate e la frutta candita.
Casatiello dolce napoletano senza criscito: la ricetta della variante
Se non avete in casa il lievito madre non vi preoccupate, il casatiello dolce di Pasqua si può preparare anche con del semplice lievito di birra. Per farlo dovrete semplicemente realizzare il lievitino: inserite in una ciotola circa 150 g di farina con un panetto di lievito di birra fresco, circa 100 ml di acqua tiepida e un cucchiaino di miele o zucchero. Mescolate bene, coprite con un canovaccio e lasciatelo in luogo caldo e asciutto fino al raddoppio.
A questo punto aggiungete gli altri ingredienti e proseguite con la ricetta originale del casatiello dolce. Attenzione, una volta formato l’impasto i tempi di lievitazione saranno molto inferiori rispetto che con il lievito madre: basteranno 4-5 ore per essere pronto alla cottura (ma non prima che sia a circa 2 dita dal bordo dello stampo).
Caratteristiche e origine del casatiello dolce napoletano
La sua ricetta varia da famiglia a famiglia, ma a restare invariati sono gli ingredienti: strutto in primis e lievito madre, o criscito come si è soliti chiamarlo a Napoli. Abbiamo detto che sempre meno persone si dedicano alla preparazione di questa ricetta di Pasqua e la motivazione è da ricercarsi nel fatto che richiede davvero molto tempo. In particolare, la lievitazione può durare anche due giorni: tutto dipende dalla temperatura e dalla forza del lievito.
In origine il casatiello napoletano dolce veniva preparato a casa (pensate che alcuni lo tenevano nel letto per farlo lievitare in un ambiente più caldo) e poi cotto nel forno comunale. Era un vero e proprio momento di gioia e convivialità per le famiglie e precedeva quello ancora più divertente in cui i bambini potevano decorarlo a piacere.
La caratteristica che si riscontra con la ricetta salata sta, prevalentemente, nella forma: una volta veniva quasi sempre preparato a ciambella, proprio come la ricetta salata, ma non è strano trovarlo anche come una semplice torta glassata e arricchita di codette di zucchero colorate o altri piccoli accessori edibili che danno l’idea dei festeggiamenti pasquali.
Questa ricetta sarà perfetta per terminare il vostro menu di Pasqua! Se non vi convince potete scegliere un’altra preparazione scegliendo tra tantissimi dolci pasquali!
Conservazione
Consigliamo di conservare il vostro casatiello dolce morbido per massimo 2-3 giorni in luogo fresco e asciutto e meglio se sotto un’apposita campana per dolci. Sconsigliamo la congelazione in freezer.