Andrea Tortora fa parte della quarta generazione di pasticceri. Scopriamo i suoi successi e qualche curiosità sulla sua vita privata.

Quando parla di pasticceria gli si riempiono gli occhi di gioia e forse è proprio questo il suo più grande segreto: la passione. Già perché Andrea Tortora è nato e cresciuto nei laboratori di pasticceria e non ha dovuto faticare molto per capire che quella era la sua strada.

Certo, mai avrebbe immaginato di vincere tre diversi premi nell’arco di un paio di anni e fondare un proprio marchio di lievitati e prodotti dolci. Eppure, Andrea Tortora è la dimostrazione che con con talento, dedizione e impegno si posso raggiungere grandi risultati. Vediamo di conoscerlo meglio!

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Chi è Andrea Tortora?

Andrea è nato a Cremona il 14 febbraio 1986 (sotto al segno zodiacale dell’Acquario). È la quarta generazione di una famiglia di pasticceri, ma la persona che più di tutte l’ha fatto appassionare a questo mondo è stato il nonno Vamor.

Andrea Tortora
Andrea Tortora

Dopo le scuole medie decide di iscriversi all’istituto alberghiero di Valeggio sul Mincio e, una volta terminato il ciclo di studi, inizia a viaggiare, prima non troppo lontano da casa, a Verona, Vicenza e in Toscana, poi acquisita un po’ di sicurezza, a Parigi al Ledoyen di Christian Le Squere e dopo qualche anno al St. Hubertus in San Cassiano.

È durante il periodo trascorso all’Hotel Rosa Alpina, in Alta Badia, al fianco di Norbert Niederkofler che raggiunge alcuni dei traguardi più alti della sua carriera: Maestro Pasticcere dell’Ampi, miglior pastry chef per il Gambero Rosso e per Identità Golose nel 2017 e per la Guida dell’Espresso nel 2018.

Fondatore del marchio AT Patissier, dal marzo del 2020 ha lasciato il Rosa Alpina per dedicarsi a un nuovo progetto: a Salò apre una pasticceria a cui riserverà ai grandi lievitati il posto d’onore. Non mancano poi dolci simbolo della tradizione cremonese e specialità come il torrone e il mandorlato.

Con la costanza e la dedizione, unite alla gavetta, alla conoscenza e allo studio, arrivano certo dei risultati. Il mio consiglio ad un giovane, è quello di seguire le proprie passioni, quali esse siano.

Di farlo al meglio, e sicuramente i risultati non mancheranno, indipendentemente dal lato economico. Il successo mediatico, e il lato economico non possono spingere una passione, anche perché in questo mestiere, la passione è il fulcro“, ci ha rivelato in un’intervista.

Vita privata di Andrea Tortora

Andrea ha una parlantina veloce, proprio come corrono veloci i suoi pensieri e le sue idee, ma quando si tratta della sfera privata tende a mantenere un certo riserbo. Giustamente, la vita privata è una cosa e quella professionale un’altra.

3 curiosità su Andrea Tortora

– Il dolce che lo riporta a quando era bambino è il profiterole, preparato alla maniera del nonno con farcitura alla nocciola e zabaione e ricoperto di cioccolato.

– Viaggia sempre in compagnia di Carletto, il lievito madre creato con il nonno all’inizio della sua carriera e rinfrescato da allora con tanto amore quotidianamente.

Il lievito naturale è un Mondo meraviglioso. Serve costanza e dedizione. Sul mio account di instagram ho appunto sviluppato un tutorial per poter partire e portare avanti questa bellissima materia. Solo il tempo, la pazienza, la conoscenza potranno portare dei grandi risultati“.

– Nel 2020 lo vediamo su Sky Uno nella trasmissione Dolci di Pasqua con Sal De Riso. Sarà la prima di una lunga lista di esperienze in TV? “La televisione, oggi nel 2020, fa parte della comunicazione del mondo della cucina e della pasticceria, quindi sì, può essere“.

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ultimo aggiornamento: 09-04-2020


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