Dov’è nato l’hamburger? Secondo uno studio dell’Università dell’Iowa l’hamburger è stato inventato dagli antichi romani: una scoperta sensazionale!
Sembra quasi impossibile leggere una notizia del genere: uno dei piatti più amati e cucinati in tutto il mondo, l’hamburger, è nato a Roma per mano degli antichi romani. Ma allora, tutto quanto ci è stato detto finora sulla sua origine è una menzogna?
L’hamburger nacque a Roma
Secondo quanto sostenuto dalla ricercatrice Rosemary L. Moore dell’Università dell’Iowa, l’hamburger inteso come polpetta di carne schiacciata nacque a Roma per mano degli antichi romani.
Se ne trova traccia infatti in un antico testo noto come Apicio risalente a un periodo compreso tra il IV e il V secolo. Caposaldo della cucina dell’Impero Romano, riporta la ricetta di un piatto chiamato Isicia Omentata, preparata con carne macinata, bacche di ginepro, vino, pinoli e una salsa particolare a base di pesce. Gli ingredienti venivano poi amalgamati tra loro e cotti a forma di “tortina”.
Che ne è quindi della storia “ufficiale” che vede l’hamburger nascere nella città di Amburgo, approdare negli States e diffondersi dapprima come cibo dei marinai e poi come fast food? Difficile dirlo, probabilmente per un certo periodo di tempo la ricetta venne abbandonata, complice anche il fatto che la popolazione dell’Impero Romano gradualmente convertì la sua alimentazione consumando proteine vegetali anziché animali.
Ricomparve quindi come hamburger steak, ossia come bistecca di quelli Amburgo oltre mille anni dopo, divenendo a tutti gli effetti un piatto universale. A renderlo tale, secondo lo storico Frank X. Tolbert fu Fletcher Davis di Athens, Texas, il quale partecipò alla St. Louise World’s Fair vendendo hamburger.
Quello che conta però, come sempre, è il risultato. L’hamburger (che nella versione originale si prepara con carne di manzo) oggi declinato in cento e più versioni è arrivato sulle nostre tavole.