Quante volte avete bruciacchiato il pane ma lo avete mangiato comunque? Niente di più sbagliato: vediamo perchè non consumare cibo bruciato

Partiamo da un affermazione che a molti sembrerà eccessiva: il cibo bruciato fa male senza se e senza ma. Il problema è che quando un alimento cuoce per troppo tempo, o a temperature troppo elevate, diventa nero e si producono sostanze tossiche: non c’è alcuna differenza fra la carne o il pane bruciato, perchè le sostanze cancerogene che si sviluppano sono le stesse. Non solo: il calore ha anche denaturato le sostanze nutritive, che quindi non entrano più nel nostro organismo.

Ma il nostro corpo come reagisce?

Quando bruciate alimenti ricchi di carboidrati si forma una sostanza chiamata acrilamide, dai lipidi si formano i perossidi e dalle carni le ammine eterocicliche: tutte possono avere, negli anni, un effetto cancerogeno.

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Non creiamo allarmismi: non c’è nessun rischio se il consumo di cibo bruciato è limitato a una volta ogni tanto, ma è importante non farne un’abitudine. Stiamo parlando soprattutto di carne bruciacchiata: tutti i suoi estimatori dovranno farsene una ragione, per il proprio bene.

Ovviamente un pezzo di pizza o una costina bruciate non vi uccideranno all’istante ma bisogna tenere presente che tutto il bruciato va sommato a quello assunto nel corso degli anni.

L’acrilamide è composto chimico presente in moltissimi cibi, dal pane, al caffè, ai cereali per la prima colazione. Nel 2007 il progetto Europeo Heatox Project ha cerificato che “l’acrilamide espone al rischio di cancro gli esseri umani”.

Questa sostanza si forma a temperature elevate, superiori ai 120 gradi. Quindi il rischio è reale anche con il forno elettrico che abbiamo a casa: non è pericoloso solo il forno a legna.

Uno degli alimenti più facili da bruciare è il caramello: ecco come imparare a farlo perfettamente!

Fonte foto: Pixabay

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ultimo aggiornamento: 07-07-2016


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