Una tecnica alternativa alla classica cottura o un metodo per preparare gli alimenti prima di essere cotti: ecco qualche consiglio utile per marinare i cibi.
La marinatura è una tecnica molto utilizzata: consente il trattamento di alimenti prima della cottura ma costituisce anche un’alternativa alla cottura stessa. Per marinare cibi occorre seguire alcune semplici istruzioni.
Gli ingredienti utilizzati per la marinatura sono quelli di tipo acido (solitamente aceto o succo di limone), mescolati con olio extravergine d’oliva ed erbe e spezie.
Per alcuni alimenti, come ad esempio la carne rossa prima della cottura alla griglia, può essere utilizzato il vino rosso al posto di aceto o limone. L’emulsione che andrà poi a ricoprire la carne potrà essere composta da vino rosso, olio, aglio, erbe (prezzemolo, rosmarino, timo) e pepe nero. Solitamente la quantità di olio utilizzata è il doppio rispetto all’elemento acido (in questo caso 100 ml di olio e 50 di vino rosso).
Per il pesce, invece, si è soliti utilizzare l’aceto.
Per procedere con la marinatura dotarsi di una pirofila di vetro, porcellana o ceramica o comunque di un grosso recipiente che contenga sia l’emulsione che i vostri cibi. Non utilizzare né contenitori in metallo né in plastica, non indicati poiché potrebbero rilasciare sostanze dannose visto il contatto con le sostanze acide della marinatura.
I cibi devono essere completamente coperti dalla marinata. I tempi variano a seconda del cibo, ma è importante non esagerare con i tempi altrimenti gli alimenti potrebbero deteriorarsi.
Solitamente il pesce ha bisogno di 2 ore (ma per alcuni tipi, come il pesce spada, basterà un’ora), carne, pesce e pollo dalle 2 alle 4 ore (e non più di 4).
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Nel caso della selvaggina potrebbero anche essere necessarie più di 4 ore: carne come quella del cinghiale può essere tenuta sotto marinatura anche per 8 ore. Servirà meno tempo per le verdure, che marinano in un’ora.