Scopriamo cos’è la raspadura, un particolare modo di ridurre in petali sottili il formaggio Granone tipico del lodigiano.
La raspadura è un prodotto tipico della zona di Lodi diffuso però anche nelle province confinanti di Pavia e Cremona. Nasce come modo di utilizzare le forme di formaggio Granone Lodigiano non adatte alla vendita, ma ben presto si trasforma in uno dei prodotti tipici più ricercati del territorio.
Cos’è la raspadura lodigiana
Il termine raspadura deriva dalla tecnica impiegata per ottenere dei sottili petali di formaggio che vengono per l’appunto “raspati” ossia grattati, con l’aiuto di un particolare coltello. Ma qual è la storia di questo prodotto tipico lodigiano?
Questa terra da sempre è stata luogo di produzione di forme di formaggio simile al grana note come Granone Lodigiano. Dopo i primi mesi di stagionatura i casari erano soliti verificare l’integrità della forma martellandone la superficie: quelle non ritenute adatte alla vendita per via della presenza di crepe o bolle interne venivano cedute ai contadini.
Solitamente la forma veniva divisa a metà nel senso della larghezza e la parte interna grattata con un coltello a lama flessibile di forma semi circolare in modo da ottenere dei petali. Originariamente questi venivano donati, ma con il passare del tempo ci si rese conto che erano un prodotto di alta qualità, seppur nato da forme “difettate”.
La raspadura si trasforma quindi in un prodotto tipico lodigiano, non più ottenuta da forme guaste bensì con Granone Lodigiano di alta qualità la cui stagionatura è compresa tra i 4 e i 6 mesi. Questo infatti è un requisito fondamentale per ottenere dei sottili petali di formaggio scioglievoli in bocca. Oggi non è raro trovare presso i mercati locali rivenditori di raspadura tagliata al momento.
Si è poi soliti servirla come antipasto insieme a salumi, noci e funghi ma non è raro trovarla protagonista anche di primi e secondi piatti, soprattutto nei ristoranti della zona.
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