Vediamo insieme la cottura confit, cos’è e come funziona. Un efficace metodo che è utile anche per conservare gli alimenti.
Questo metodo per cuocere gli alimenti sta avendo sempre più diffusione, non solo nelle cucine di grandi chef ma anche in quelle di semplici appassionati. Si tratta di un metodo che torna in auge, dopo un lungo periodo in cui è stato messo da parte.
Nonostante i suoi tempi un po’ lunghi, risulta efficace per cuocere ma anche per conservare gli alimenti, in modo del tutto naturale. In molti vi starete chiedendo come si fa la cottura confit e cos’è. In questa breve guida, tentiamo di darvi una spiegazione per poterla replicare nelle vostre case.
Cottura confit: cos’è e tutti i trucchi per realizzarla
Con il termine confit si indica un antico metodo di cottura, il cui nome deriva dal verbo francese “confire”, che significa “conservare”, ma anche “candito”.
La tecnica si avvale di tempi abbastanza lunghi e ciò che è essenziale è immergere gli alimenti nel grasso e lasciarli appassire in esso; in questo modo, il grasso forma una sorta di barriera intorno al cibo e impedisce la fuoriuscita dei loro liquidi. Soprattutto per quanto riguarda carne e pesce, aiuta a rendere morbida la consistenza degli alimenti e mantenere intatti i loro sapori e le proprietà nutritive. In larga misura, è usato anche come metodo per conservare più a lungo il cibo; la patina che viene a crearsi, infatti, solidifica e protegge dalla formazione di microrganismi.
Cottura confit: i consigli per realizzarla
Per realizzare questo metodo, dovete immergere l’alimento nell’olio o in un altro ingrediente grasso, che deve essere sciolto. Bisogna, poi, far cuocere a basse temperature, ovvero tra i 40°C e i 140°C, a seconda della consistenza e delle dimensioni del cibo. Solitamente, questa cottura si realizza in forno o in un tegame (con coperchoi) e prevede l’uso di un recipiente profondo, che preferibilmente deve essere in rame o in acciaio inox.
Un consiglio molto importante riguarda il caso della carne. Se scegliete di cuocere in questo modo tale ingrediente, è bene marinarlo prima di procedere. La marinatura deve avvenire in acqua e sale, in modo da eliminare tutti i liquidi in eccesso.
E, ora, non possono mancare i consigli per fare una cottura alla cieca perfetta.
Differenza tra la classica cottura confit e i pomodori confit
La classica preparazione confit si può estendere (con alcune modifiche) anche ai classici pomodorini confit: che in questo caso stanno a indicare la verdura candita con l’utilizzo di zucchero e cotta a bassa temperatura a lungo. Anche qui viene utilizzato un grasso, olio, da irrorare sull’ortaggio, ma rispetto al metodo di cottura precedentemente descritto sembrano esserci alcune differenze.
Anche in questo caso il risultato che si vuole ottenere è un prodotto appassito con il calore, basso e per lungo tempo, e reso gustoso dall’olio e le erbe aromatiche e leggermente agrodolce grazie allo zucchero. Tuttavia la ricetta dei pomodorini confit prevede un periodo in forno a temperatura bassa (140°C per circa 2 ore), mentre la carne viene cotta in pentola immersa nel grasso.