In collaborazione con Jus Eat arriva la Cuki Save Bag: la vaschetta antispreco per portare a casa ciò che non finisci al ristorante!

È arrivata una fantastica novità per combattere lo spreco alimentare, si tratta della Cuki Save Bag. È disponibile nei ristoranti partner con Just Eat e si tratta di una vaschetta antispreco. In questo modo è possibile portare a casa quello che non finiamo, inoltre è possibile contribuire a donare un pasto a Banco Alimentare.

Secondo una recente indagine sarebbe emerso che il 50% del cibo dei ristoranti è in eccesso. Ciò accade poiché le porzioni preparate sono molte e le scadenze dei prodotti sono ravvicinate. Ma adesso è arrivata una buona soluzione per combattere questo problema. Scopriamo insieme meglio di cosa si tratta.

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Arriva la nuova Cuki Save Bag per combattere lo spreco di cibo!

L’iniziativa di collaborare tra le due aziende è nata per incentivare il recupero del cibo non consumato. Inoltre si ha l’intenzione di diffondere questa cultura in Italia, poiché è ancora piuttosto insolita e di far passare il messaggio positivo di non sprecare, anche attraverso i social network.

Cuki Save Bag
Cuki Save Bag

Il 5 febbraio ricorre la giornata nazionale contro lo spreco alimentare e insieme le aziende hanno lanciato l’iniziativa: #iononsprecoconSaveBag. Tutto ciò serve per sensibilizzare sull’argomento sia i ristoratori che i clienti.

La Save Bag nel 2016 era già entrata nelle mense di varie aziende, ma oggi finalmente arriva anche nei ristoranti. L’iniziativa parte in questa data nei ristoranti di varie città d’Italia, tra cui Milano, Torino e Roma. In questo modo si cerca anche di rendere coscienti i clienti del valore del cibo e si cerca di cambiare le proprie abitudini.

Invece di avanzare ciò che non ci va più di mangiare, adesso possiamo portarlo a casa e mangiarlo durante il pasto successivo. Oppure è possibile donare a coloro che hanno più bisogno ciò che è prossimo alla scadenza o non viene cucinato nel ristorante.

Non si tratta dell’unica iniziativa solidale dell’ultimo periodo. Infatti in alcune città d’Italia, dopo il caffè, arrivano anche il panettone e il panino sospeso, si tratta di un pasto che rimane nel ristorante, già pagato, per un cliente che non ha la possibilità di acquistarlo.

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ultimo aggiornamento: 05-02-2019


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