La fricassea è una una tecnica di cottura antica che permette di ottenere saporiti piatti di carne perfetti per i pranzi della domenica. Scopriamo insieme come funziona!
Il termine deriva dal latino frixura, ovvero frittura: quando parliamo di fricassea ci riferiamo a una particolare tecnica di cottura di carne (solitamente pollo e coniglio), pesce e verdure. Il passaggio chiave della cottura in fricassea è la rosolatura iniziale in burro e spezie; poi, una volta cotta la carne, viene aggiunta una salsina a base di tuorlo d’uovo e succo di limone.
Questo tipo di preparazione, anche chiamata stufatura in bianco, si è diffusa soprattutto nel nord Italia, ma anche in Grecia e in Francia, dove è conosciuta con il termine di fricassée.
Fricassea: significato e come si fa
Abbiamo detto che questa tecnica coinvolge solitamente carni di pollo e agnello, ma non abbiamo ancora spiegato con precisione in cosa consiste.
- Prima di tutto, la fricassea prevede che la carne (talvolta infarinata talaltra no) venga rosolata sul fuoco insieme al burro e a un trito di spezie.
- Il fondo di cottura che si forma in questa prima fase, viene solitamente sfumato con del vino bianco.
- Dopo aver portato a cottura la pietanza, aggiungendo eventualmente del brodo, si va ad addensare il fondo di cottura con una miscela di tuorlo e succo di limone. È proprio questo l’aspetto più caratteristico della preparazione.
Alcune varianti prevedono l’aggiunta di latte o panna alla salsa. Il risultato è comunque una ricetta decisamente calorica, ottima come pietanza principale dei pranzi della domenica, magari servita insieme a un purè di patate.
Fricassea: le ricette più famose
Il procedimento per queste ricette è sempre lo stesso (quello che vi abbiamo appena spiegato, cambiano solo i tempi di cottura). Vediamo insieme quali sono le ricette più famose.
Pollo in fricassea
![Pollo in fricasssea](https://primochef.it/wp-content/uploads/2019/05/SH_pollo_fricasssea.jpg)
Senza ombra di dubbio la ricetta più conosciuta è quella del pollo in fricassea: un piatto ricco e saporito che conquisterà il palato dei più esigenti, soprattutto se utilizzate per la preparazione le cosce di pollo. Gli ingredienti sono:
- 500 g di petto di pollo
- 100 ml di brodo vegetale
- 1 cipolla
- 20 g di noce di burro
- 3 cucchiai di olio EVO
- 2 tuorli d’uovo
- 1 limone
- 1 rametto di prezzemolo
- sale e pepe q.b.
Per la preparazione, procedete rosolando la carne in burro, cipolla e spezie. Fate poi cuocere per circa 15 minuti la cottura aggiungendo il brodo e infine completate con la miscela di tuorlo e limone.
Agnello in fricassea
![Agnello in fricassea](https://primochef.it/wp-content/uploads/2019/05/SH_agnello_fricassea.jpg)
L’agnello in fricassea, invece, si prepara partendo dalla polpa dell’animale. Solitamente non vengono aggiunte altre verdure e si serve soprattutto in occasione delle festività pasquali. Ci vogliono circa 15 minuti di cottura.
Coniglio in fricassea
![Coniglio in fricassea](https://primochef.it/wp-content/uploads/2019/05/SH_coniglio_fricassea.jpg)
Dal gusto più delicato, invece, al coniglio in fricassea, potete aggiungere dei funghi. Cuoce in circa 30 minuti (dipende dalla dimensione, ovviamente).
Vitello in fricassea
![Vitello in fricassea](https://primochef.it/wp-content/uploads/2019/05/SH_vitello_in_fricassea.jpg)
Il vitello in fricassea è una ricetta tipicamente romana, che si prepara nelle festività natalizie. Di solito si usa un taglio di carne nobile e pregiato: la noce di vitello. Una volta che toglierete a bocconcini, calcolate circa 30 minuti di cottura.
Le altre versioni
In Grecia, la versione più diffusa è la fricassea di maiale che prevede l’aggiunta alla preparazione classica di cipolline e lattuga.
Per una versione vegetariana, invece, potete di sperimentare utilizzando delle verdure a piacere. Per realizzare, ad esempio, dei carciofi in fricassea seguite lo stesso procedimento, regolandovi solo sui tempi di cottura (ci vorranno più o meno 15 minuti).
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