The Grand Wine Tour è il marchio di qualità destinato alle aziende vitivinicole che adottano eccellenti standard di accoglienza enoturistica.
Il marchio di qualità delle aziende vitivinicole “The Grand Wine Tour” è nato nel mese di giugno 2018. Destinato a tutte quelle attività che adottano standard di eccellenza nell’accoglienza enoturistica, questo marchio deriva da un progetto italiano mai realizzato prima d’ora. L’obiettivo è quello di fondere la cultura del buon bere con l’ospitalità.
Il Manifesto del marchio The Grand Wine Tour
Sono diciannove le aziende vitivinicole che fino ad oggi hanno aderito al progetto, creando un’associazione dedicata alla promozione dell’enoturismo di qualità.
Il Manifesto consiste in un decalogo condiviso all’unanimità. Dieci punti sanciscono in modo chiaro i presupposti per utilizzare il marchio e l’unità di intenti che unisce le realtà aderenti all’iniziativa. Ogni parte del Manifesto mette in evidenza le caratteristiche fondamentali di un’azienda per entrare a far parte del progetto. Si parte dall’apertura ai visitatori, passando poi alle degustazioni e alla professionalità del servizio. Vengono analizzate anche le diverse tipologie di visita , la presenza di un punto vendita, la distribuzione dei vini sul territorio e se l’azienda possiede o meno dei vigneti.
Soltanto chi ha tutti i requisiti esposti nel Manifesto può entrare a far parte della cerchia di aziende a marchio The Grand Wine Tour.
Chi sono i membri fondatori dell’associazione
Si tratta di diciannove cantine dislocate in tutta la penisola italiana, da nord a sud; ma ci si augura possano continuare ad aumentare in maniera esponenziale.
I nomi delle aziende a marchio The Grand Wine Tour in Piemonte sono: Ceretto, Coppo, Tenuta Carretta, Michele Chiarlo, Cascina Chicco, Travaglini, e Villa Sparina. In Veneto sono: Bortolomiol, Col Vetoraz, Zenato e Inama. In Emilia Romagna è Umberto Cesari. In Liguria, invece, sono: Lunae e Poggio dei Gorleri. In Toscana sono Altesino, Fattoria Le Pupille e Sapaio. In Lazio è Casale del Giglio. Infine in Campania è Feudi di San Gregorio.
FONTE FOTO: COMUNICATO STAMPA