Le lingue di Procida sono ottime per la prima colazione ancora calde, ma anche come dolce dopo pranzo o cena.
Questo dolce è noto anche con il nome lingue di bue perché la forma assomiglia molto alla lingua dell’animale, ma questo non è l’unico nome con cui possono essere chiamate le lingue di Procida. In alcuni paesini, infatti, sono conosciute anche come lingue di suocera perché essendo grandi, vengono associate al parlare troppo della suocera. Sono un prodotto tipico dell’isola di Procida e la ricetta originale prevede l’utilizzo della pasta sfoglia e della crema a limone come ripieno.
Procida, infatti, è nota per avere degli ottimi limoni, ancora più buoni e profumati di quelli che si possono trovare in costiera. Si tratta di una ricetta furba perchè si prepara in pochissimi minuti e per questo si può considerare anche una ricetta facile e veloce. Oltre ad essere un dolce tipico dell’isola di Procida, negli ultimi anni è diventato anche un dolce tipico di Ischia, le due isole napoletane sono molto vicine. In qualsiasi modo deciderete di portarle in tavola, il successo sarà assicurato.
Preparazione della ricetta per le lingue di Procida
- Per preparare questo dolce, la prima cosa da fare è quella di realizzare la crema pasticcera. Lavate bene il limone e ricavate la buccia con un pela patate.
- In un pentolino lavorate i tuorli con lo zucchero e la farina setacciata. Dopodiché, aggiungete anche le scorze di limone e 250 ml di latte. Portate il composto sul fuoco e fatelo addensare mescolando continuamente a fuoco basso. Dopo di che, fate raffreddare la crema.
- Stendete un rotolo di pasta sfoglia e con un taglia pasta formate le lingue, vanno bene anche dei rettangoli.
- Aggiungete la crema su metà delle lingue facendo attenzione a lasciare liberi i bordi. Per farli aderire bene, spennellateli con dell’albume e ricoprite con la seconda sfoglia.
- Spennellate la superficie con i tuorli d’uovo, il latte e lo zucchero. Infornate a 200°C per circa 30 minuti.
- Sfornate, lasciate intipepidire le vostre lingue dolci di Procida.
La storia delle lingue di Procida
Secondo diverse testimonianze, l’inventore delle lingue di Procida è Pasquale Mazziotti, un pasticciere che si trasferì sull’isola negli anni ’50. Mai invenzione fu più azzeccata, oggi, infatti, questo dolce è diventato il simbolo dell’isola, un po’ come è il babà per Napoli. Attualmente vi sono diverse rivisitazioni di questo dolce, come ripiene di cioccolato, di panna, ecc.
Conservazione
Le lingue di procida possono essere conservate per un giorno avvolte nella pellicola per alimenti, in quanto sono molto buone anche fredde.
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