Sulla scia dell’ormai celebre Bunyadi londinese, sbarca anche in Italia il primo ristorante per nudisti, L’Italo Americano

In principio fu il londinese The Bunyadi. Poi siamo arrivati anche noi italiani con L’Italo Americano, un ristorante di Cerro Maggiore che vanta il primato di primo ristorante per nudisti in Italia. Ogni venerdì, a partire dal 15 luglio sarà la serata naked. Bisogna prenotare come di consuetudine, si arriva vestiti, ma poi ci si spoglia prima di accomodarsi al tavolo. Un locale che durante la settimana offre hamburger e varie specialità americane, ma ogni venerdì sera si trasforma e diventa la casa dei naturisti.

Dalle 20 in poi si cena completamente nudi e dopo ci sarà anche musica dal vivo

Innanzitutto, non saranno ammessi cellulari, per evitare le fotocamere. Sono consentite pochette e marsupi con gli effetti personali e, per ovvi motivi igienici, asciugamani o teli su cui sedersi.

Come pesare la pasta
e il riso senza bilancia?

Il titolare, il signor Romeo dichiara: “Innanzitutto tengo a dire che qui il sesso non c’entra per niente. Anzi, il primo che colgo in atteggiamento equivoco, allunga le mani o, peggio, lo becco a fare una foto con lo smartphone, lo accompagno all’uscita senza tanti complimenti. Questo ambiente è solo per naturisti”.

“Mi sono documentato su Internet, ho fatto un giro sui siti per naturisti e ho visto che in Italia non c’era ancora niente del genere. Questo nonostante si siano legalizzati a tutti gli effetti, almeno nella nostra regione, gli ambienti naturisti.

Poi mi sono imbattuto, sempre sul web, in ciò che sta accadendo a Londra, dove qualcuno ha avuto l’idea, lo scorso aprile, di annunciare l’apertura del primo ristorante senza veli della City. Si tratta del The Bunyadi: aperto in giugno, ha già avuto oltre diecimila prenotazioni“.

Groupon prende nota e organizza le iscrizioni alla cena che crescono a vista d’occhio. I costi variano: dai 100-120 euro a coppia ai 50-100 euro per i single. Ma sono previsti sconti per gli iscritti all’Associazione Naturista italiana.

Infine, per queste serate, niente cucina italo-americana, ma un menu fisso vario e di qualità.

“Per il momento, l’idea è di fare questo esperimento una volta alla settimana, ma siamo in grado di modulare la frequenza, a seconda del gradimento della clientela”, conclude il titolare.

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ultimo aggiornamento: 22-08-2016


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