L’olio del tonno, quello che rimane nelle scatolette, non andrebbe mai buttato. Non solo è ottimo, ma anche ricco di nutrienti.

L’olio del tonno in scatola è uno degli scarti della cucina che, nella migliore delle ipotesi è destinato a finire all’isola ecologica, nella peggiore direttamente giù dal lavandino (ma non si fa!). In realtà l’olio della scatoletta del tonno può essere considerato alla stregua di un ingrediente e come tale andrebbe trattato. Se quindi fino a oggi sussisteva il dubbio se l’olio avanzato si potesse utilizzare, grazie a un studio abbiamo una risposta definitiva ed è sì.

Olio del tonno in scatola: ecco perché non è da buttare

È stata l’Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare a spingere affinché la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari eseguisse tutta una serie di test per valutare la qualità dell’olio di conservazione rimasto nella scatoletta dopo il consumo.

Come pesare la pasta
e il riso senza bilancia?

Olio del tonno
tonno in scatola

Il test a cui sono state sottoposte diverse marche si è svolto sottoponendo le classiche scatolette da 80 grammi a tre diverse temperature, 4°C, 20°C e 37°C per poi valutarne il grado di ossidazione. Il risultato è stato a dir poco sorprendente. Non solo da un punto di vista sensoriale non ci sono state modifiche, ma addirittura il profilo acido dei grassi polinsaturi ha rilevato un aumento del quantitativo di Omega 3 e della vitamina D.

In sostanza, quello che avviene nella scatoletta del tonno è lo stesso passaggio di sostanze nutritive che si ha bollendo le verdure. L’acqua contiene parte delle vitamine e dei sali minerali persi dagli ortaggi, l’olio del tonno assorbe Omega 3 e Vitamina D direttamente dal pesce.

Quindi, se acquistate del tonno conservato in olio di oliva (meglio ancora extravergine di oliva) potrete riutilizzare l’olio di conservazione per rendere i vostri piatti ancora più saporiti. Se per esempio utilizzate il tonno per condire la pasta, usare anche l’olio ne intensificherà il sapore. In alternativa, l’olio rimasto può essere utilizzato per condire l’insalata oppure per rendere panini e focacce ancora più buoni.

L’olio non va buttato, non solo perché contiene molti dei nutrienti del tonno stesso, ma anche perché sarebbe un grosso spreco alimentare. Conservatelo come un normale olio, se vi dovesse avanzare, e usatelo senza paura per insaporire le vostre ricette.

Ora non vi resta che cimentarvi in qualche ricetta con il tonno come il nostro favoloso polpettone.

Riproduzione riservata © 2024 - PC

consigli alimentari

ultimo aggiornamento: 07-12-2020


Segnate in agenda la data della nuova edizione di MasterChef Italia 10

Albero del pane, la pianta che sfamerà il mondo