Il modo sano e corretto di nutrirsi, o il presunto tale, può diventare una vera ossessione: si chiama ortoressia.
L’ortoressia, la cui etimologia greca è orthos (giusto) e orexis (appetito), è un disturbo psicologico che riguarda, per l’appunto, l’alimentazione sana a tutti i costi. A una prima considerazione può sembrare qualcosa di giusto e sacrosanto, ma come accade per tutte le cose, quando questo diventa un pensiero fisso e influenza l’intera esistenza di una persona, la patologia è dietro l’angolo, con tutte le problematiche che essa comporta.
Sono sempre di più, nel mondo, le persone che si fanno rovinare la vita dal pensiero della corretta nutrizione: cominciano a portarsi il cibo da casa anche quando sono ospiti a cena a casa di amici o parenti, e vogliono sapere per filo e per segno la lista degli ingredienti degli alimenti che si apprestano a mangiare, la provenienza e il metodo di cottura. Tante volte questo crea dei problemi anche per le coppie, dato che colazioni, pranzi e cene sono spesso condivise, e la spesa si fa insieme. Oltretutto questo si riversa anche sui figli, e sull’educazione alimentare da impartire loro, e a un certo punto divide il padre o la madre affetto da ortoressia dal genitore sano.
La persona affetta da ortoressia, nella sua ossessiva ricerca dell’alimentazione sana, comincia ad escludere la maggioranza dei cibi, privandosi quindi anche di elementi nutritivi importanti, o persino necessari, per la propria salute. In aggiunta, passa tanto tempo davanti al computer per leggere articoli d’informazione sugli alimenti, facendone una malattia.
Considerato che il problema è in espansione, anche perché si parla ormai ovunque di alimentazione sana e di cibi dannosi per la salute, i medici, i ricercatori e gli psicologi di tutto il mondo sono in allerta.
Di recente, proprio all’EXPO di Milano, c’è stato un meeting sulla “smart nutrition” (alimentazione intelligente) che ha puntato l’attenzione su questa nuova psicosi, che negli Stati Uniti ha rapidamente raggiunto i vertici nelle motivazioni di divorzio o separazione.
Solo la ricerca, in questo campo, potrà aprire nuovi orizzonti per affrontare questo problema.
Fonte foto: Flickr
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