Molto utilizzato nella cucina giapponese, il panko è un pane grattugiato di colore bianco candido e con una consistenza simile a dei fiocchi.
Ormai non sono solo gli amanti della cucina giapponese ad aver sentito parlare del panko. Questo pangrattato infatti trova sempre più largo impiego anche nelle nostre cucine e viene utilizzato soprattutto dagli chef per conferire ai loro piatti una croccantezza unica e un tocco esotico.
Già perché il panko, questo pangrattato giapponese, dà il meglio di sé proprio in frittura. A differenza del nostro pane grattugiato tradizionale, questo si presenta quasi sotto forma di fiocchi e aderisce molto bene agli alimenti. La sua caratteristica peculiare però è che in frittura tende a gonfiarsi inglobando aria e non si brucia. L’unto quindi scivola via lasciando solo un prodotto croccante e molto asciutto.
La preparazione del panko fatto in casa è davvero molto semplice e non nasconde particolari insidie. Vi basterà acquistare del pancarrè o pane per tramezzini, frullarlo e poi tostarlo in forno. Attenzione però, sceglietelo di ottima qualità o il risultato non sarà all’altezza delle vostre aspettative.
Come preparare il panko fatto in casa
- Come prima cosa scegliete del pane per tramezzini di buona qualità. Potete utilizzare anche quello per i toast con l’unica accortezza di rimuovere la crosta. Spezzettatelo con le mani e trasferitelo in un robot da cucina munito di lame sul fondo.
- Frullate a velocità intermittente per qualche istante, fino a che non otterrete dei fiocchi.
- Allargate il composto su una teglia rivestita di carta forno e tostatelo a bassa temperatura, 60°C, per 15 minuti. È molto importante che in questa fase il pane non si scurisca.
- Ora che avrà perso la sua caratteristica umidità è pronto per essere conservato, una volta freddo, in un sacchetto di carta.
Provate il pangrattato giapponese per realizzare degli sfiziosi gamberi fritti: non ve ne pentirete!
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