Vai al contenuto

Non sei iscritto?

--Oppure--

Accedi

La riscoperta della pasta trafilata al bronzo!

Pasta trafilata al bronzo

Sapete perché la pasta trafilata al bronzo è più buona? Ecco come si fa e perché viene preferita rispetto alla pasta comune e a quella trafilata al teflon.

Per gli amanti della pasta secca tradizionale, non si può rinunciare alla pasta trafilata al bronzo. Il prodotto è del tutto genuino e si ottiene attraverso un metodo di lavorazione particolare, che necessita di un apposito macchinario. Vi state chiedendo a cosa serve la trafilatura al bronzo? Semplice, a rendere ancora migliore la pasta, in termini di consistenza e di nutrizione. Gran parte del merito si deve anche alla semola che, in partenza, deve essere usata per produrla.

Pasta trafilata al bronzo
Pasta trafilata al bronzo

Cosa significa pasta trafilata al bronzo?

Per rispondere alle più importanti domande in merito, partiamo da quella principale: che cosa si intende con trafilatura? Questo termine indica un particolare metodo di lavorazione della pasta. Si parte dall’estrusione dell’impasto di acqua e semola, attraverso un macchinario adatto. Quest’ultimo è chiamato trafila di bronzo e altro non è che una matrice a fori di diverse forme, attraverso cui si possono ottenere tipi diversi di pasta. Una volta che l’impasto viene modellato attraverso i fori, viene tagliato da dei dischi o coltelli rotanti, anch’essi fatti in bronzo.

Trafilatura al bronzo: cos’è e quali sono i vantaggi

Per intenderci meglio, la trafilatura è una fase produttiva che vede come protagonista solo un macchinario. Le sue origini si collocano nel lontano 1600, quando l’adottarono alcuni pastifici del Regno di Napoli. L’obiettivo era quello di incrementare la produzione di pasta, per sopperire alla carestia che stava affrontando il popolo. Ad oggi, questa lavorazione è di due tipi: quella al bronzo e quella al teflon.

Tuttavia, la pasta trafilata al bronzo presenta molti più benefici. Dal punto di vista nutrizionale, specialmente, è così. Quella al bronzo conta su un apporto proteico di circa il 12-13%, per ogni 100 grammi. Ciò è dovuto anche al fatto che, come prodotto base, viene utilizzata una semola di qualità superiore. In termini di aspetto, questo prodotto presenta colore opaco ed appare più rugosa e porosa, quindi capace di trattenere sughi e condimenti.

Pasta trafilata al bronzo e pasta trafilata al teflon: ecco le differenze

Oltre a capire perché è importante la trafilatura al bronzo, bisogna fare luce su ciò che la differenzia da quella al teflon. Quest’ultimo è un materiale molto comune, presente anche sulle padelle antiaderenti. Viene usato per produrre pasta di maggiori dimensioni e il risultato è diverso da quello ottenuto con il bronzo.

Attraverso la trafilatura al teflon, la pasta risulta più liscia in superficie, molto meno porosa, e di un colore più vivido. Tuttavia, molti dubbi in merito sorgono da alcuni studi, secondo i quali, ad elevate temperature, il materiale potrebbe rilasciare sostanze dannose per l’organismo. Per questo motivo, in molti affermano che la pasta trafilata al bronzo è meglio.

Per dei piatti molto particolari, provate la pasta soffiata.

Riproduzione riservata © 2024 - PC

ultimo aggiornamento: 5 Gennaio 2022 12:00

I commenti dei nostri lettori

0 Commenti
Più vecchi
Più recenti
Feedback in Linea
Visualizza tutti i commenti

Salmone non salmone: in arrivo l’alternativa 100% vegetale