Pizza senza una fetta: l’iniziativa di Carlo Cracco per sensibilizzare i cittadini sullo spreco alimentare.
La pizza di Cracco ha fatto parlare di sé dal primo momento in cui è stata portata in tavola e a distanza di qualche anno non smette di stupirci. Questa volta si parla di una pizza senza una fetta, che altro non è che una provocazione, un modo per sensibilizzare le persone sullo spreco alimentare. Ogni giorno, infatti, un terzo del cibo prodotto viene gettato e in occasione della Giornata internazionale contro lo spreco alimentare che si tiene 29 settembre, anche lo chef ha voluto contribuire.
Pizza senza una fetta: Cracco contro lo spreco alimentare
Protagonisti ignari di una sorta di candid camera, i clienti del ristorante di Cracco in galleria Vittorio Emanuele si sono visti servire gli scorsi giorni la celebre pizza ma senza una fetta. Anzi, volendo essere precisi, ne mancava ben un terzo.
Al posto della fetta mancante, un biglietto illustrava come ogni giorno un 1/3 del cibo prodotto viene sprecato, spiegando che se lo spreco alimentare fosse un paese, sarebbe il terzo al mondo per emissioni di gas serra, dopo Cina e Stati Uniti.
Così, per sensibilizzare le persone in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi istituita dalla FAO e dalle Nazioni Unite del prossimo 29 settembre, Cracco ha pensato di far vivere sulla propria pelle questa esperienza ai suoi clienti.
Le iniziative antispreco previste per celebrare questa giornata però non finiscono qui. Grazie all’app Too Good To Go è possibile prenotare una Chef Box direttamente da uno dei tanti ristoranti aderenti all’iniziativa e ricreare a casa un piatto con la ricetta dello chef. A aderire, oltre al già citato Carlo Cracco, ci sono Claudio Sadler, Matias Perdomo ed Eugenio Boer (tutti a Milano), Heinz Beck e Cristina Bowerman a Roma, Philippe Léveillé da Brescia e Moreno Cedroni da Senigallia.
Insomma, sono molti gli chef a essersi messi in gioco per sensibilizzare i cittadini su questa tematica molto attuale.