Qual è la differenza tra prugne e susine? Già perché questi due frutti, simili ma diversi, non sono la stessa cosa. Vediamo insieme perché.
Siamo soliti utilizzare indistintamente il termine prugna e susina per indicare quei frutti tondeggianti, tipici della stagione estiva, il cui colore varia dal giallo al viola. In realtà scopriremo come pur appartenendo alla stessa famiglia, siano due varietà diverse.
Le differenze riguardano in primo luogo l’albero su cui crescono, per poi trasferirsi alla forma e all’utilizzo in cucina.
Direttamente dalla Cina: che cos’è la prugna
La prugna è il frutto del Prunus domestica (anche chiamato susino Cino-giapponese), originario dell’Asia ma coltivato in Europa da oltre 1000 anni. Hanno forma ovale e colore che va dal giallo al viola. La polpa, dolce e succosa, si stacca bene dal nocciolo, il che la rende ottima sia da gustare fresca che essiccata.
Con questo frutto, ricco di vitamine (A, C, E e K), anti ossidanti e sali minerali (potassio, zinco, sodio, fosforo, magnesio, calcio e ferro) si è soliti preparare una deliziosa marmellata di prugne.
Che frutto è la Susina?
La susina appartiene alla stessa famiglia delle prugne, ma l’albero su cui cresce è il Prunus salicina (anche detto susino europeo). Di forma tondeggiante, ha una polpa è morbida e succosa, che tuttavia fatica a staccarsi dal nocciolo. Per questo motivo si è soliti consumarla solo fresca.
Restano comunque ottime per preparare la classica marmellata di susine, perfetta per farcire le vostre crostate o da servire in abbinamento a formaggi stagionati.
Vocabolario alla mano però, potrebbe sorgerci ancora qualche dubbio. Secondo la definizione infatti, per susina si intende il frutto che viene consumato fresco, mentre prugna viene utilizzato per indicare il frutto essiccato. Insomma, come sempre portare un po’ di chiarezza quando si parla di ingredienti non è semplice.