Il ragù di anatra è un sugo gustoso e perfetto da utilizzare per condire la pasta per un’occasione speciale. Ecco come lo prepariamo noi!
Se siete alla ricerca di ricette facili e veloci per preparare dei condimenti da utilizzare per i vostri pranzi in famiglia, non potete farvi scappare la ricetta del ragù di anatra. Protagonista indiscussa è ovviamente la carne del volatile, ma non tutti sanno che la preparazione tipica è quella del ragù di anatra bianco senza passata di pomodoro, pelati o pomodorini. Condimenti di questo tipo sono tipici in alcune regioni d’Italia, come il Veneto, scopriamo subito la ricetta!

Preparazione del ragù di anatra
- Per preparare il sugo d’anatra iniziate preparando gli odori: pulite sedano, carota e cipolla, tritateli e metteteli in una pentola capiente con 3-4 cucchiai di olio di oliva.
- Fate rosolare per alcuni minuti e nel frattempo tagliate la polpa dell’anatra a pezzetti piccoli o se preferite macinatela con la macchina macina carne.
- Aggiungete la carne tritata al mix di odori, unite la salvia, il rosmarino, sale e pepe. Lasciate rosolare la carne per alcuni minuti poi sfumate con il vino bianco. Fate evaporare l’alcol, mescolate e fate cuocere a fiamma medio-bassa per 80 minuti circa.
- Se volete dare un tocco di sapore in più al ragù potete aggiungere 200 grammi di pomodori pelati, dei pomodorini a grappolo o un bel cucchiaio di concentrato di pomodoro.
- Se durante la cottura del ragù notate che il sugo si addensa eccessivamente potete aggiungere un po’ di brodo caldo all’occorrenza.
- Ora che abbiamo visto come fare il ragù di anatra vi interesserà sapere come usarlo: noi vi consigliamo di utilizzarlo per preparare una ricetta della tradizione come i bigoli oppure per condire le tagliatelle o le pappardelle.
Conservazione
Il ragù così preparato può essere conservato per 2-3 giorni in frigorifero. Potete anche congelarlo in appositi contenitori così da averlo sempre a disposizione per le vostre necessità del momento.
Se vi piacciono le ricette a base di selvaggina non potete non provare anche il ragù di cinghiale.
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