Salsa di soia e tamari: cosa sono e quali sono le differenze
Vai al contenuto

Non sei iscritto?

--Oppure--

Accedi

Qual è la differenza tra salsa di soia e tamari?

Salsa di soia

Salsa di soia e tamari non sono la stessa cosa. Scopriamo quali sono le differenze tra queste due salse tipiche della cucina orientale.

Abbiamo imparato quasi tutti a conoscere e apprezzare la salsa di soia (shoyu) in abbinamento al sushi, ma spesso la confondiamo con la salsa tamari, simile per certi aspetti, ma diversa per altri, primi tra tutti gli ingredienti utilizzati. Andiamo a scoprirne di più e vediamo quali sono le principali differenze tra questi due deliziosi condimenti della cucina orientale. Cominciamo!

Salsa di soia
Fonte foto: https://pixabay.com/it/sushi-giapponese-bacchette-soia-689645/

Salsa di soia: cos’è

La salsa di soia, o meglio shoyu, si ottiene tramite un processo piuttosto lungo. Si parte da soia gialla cotta al vapore e grano tostato sottoposti a un processo di fermentazione tramite un batterio ricavato da un fungo filamentoso. In un secondo tempo viene aggiunto del sale e si prosegue la fermentazione che può durare fino a 10 mesi.

Si distingue, in base al periodo di fermentazione, tra salsa di soia chiara (fermentata per meno tempo) e salsa di soia scura (fermentata più a lungo). Il sapore in entrambi i casi è sapido, perfetto in abbinamento a sapori più tenui.

Tamari
Fonte foto: https://pixabay.com/it/salsa-salsa-di-soia-cucchiaio-2770300/

Salsa tamari: cos’è

La salsa tamari, a differenze della precedente, si produce unicamente con semi di soia gialla e sale. Non contiene grano e quindi è ideale anche per coloro che sono intolleranti al glutine. Il processo di fermentazione parte grazie a un lievito e può durare fino a tre anni. Solitamente si utilizzano contenitori di legno di cedro.

È molto più pregiata rispetto alla salsa di soia e quindi costa anche molto di più. Il vantaggio però, oltre ad essere gluten free, è che contiene molto meno sale. Questa caratteristica la rende perfetta per coloro che soffrono di ipertensione perché permette di dare sapidità ai piatti mantenendo con un basso contenuto di sodio.

Tirando quindi le somme, la salsa di soia, o meglio shoyu, contiene più sale, non è adatta agli intolleranti al glutine ed è più economica, oltre che perfetta in abbinamento al sushi. La tamari invece è più costosa, ma totalmente gluten free, a ridotto contenuto di sale e ricca di sostanze nutritive. Questo la rende uno dei condimenti preferiti della cucina macrobiotica.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/salsa-salsa-di-soia-cucchiaio-2770300/ ; https://pixabay.com/it/sushi-giapponese-bacchette-soia-689645/

Riproduzione riservata © 2024 - PC

ultimo aggiornamento: 15 Gennaio 2019 10:08

I commenti dei nostri lettori

0 Commenti
Più vecchi
Più recenti
Feedback in Linea
Visualizza tutti i commenti

Arriva il Monsooned coffee indiano, il caffè che sa di mare come nell’antichità!