Ecco tutti i consigli per l’acquisto dei vari tipi di cozze: informazioni sulle varietà italiane, quando comprarle e dove trovarle.

Sono tra i frutti di mare più amati e consumati dagli italiani e si trovano in varie acque che bagnano il nostro territorio, sono le cozze. Le più diffuse sono quelle mediterranee, conosciute con la denominazione di Mytilus galloprovincialis; si tratta di molluschi bivalvi racchiusi da un guscio nero. La parte commestibile è ricca di ferro e il suo colore può variare dal bianco all’arancione. Tuttavia, esistono vari tipi di cozze italiane: scopriamole insieme!

Tipi di cozze
Tipi di cozze

I vari tipi di cozze italiane

Cominciamo dalla Sardegna, dove si trova la cozza di Olbia. L’allevamento dei frutti di mare in queste acque è cominciato negli anni Venti del secolo scorso, ad opera di Raffaele Bigi. Ad oggi, la produzione conta ben 35 ettari a regime biologico, con molluschi che si nutrono solamente di plancton naturale.

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Nel golfo del Friuli Venezia Giulia vi è il Pedocio di Trieste. Viene allevato con un sistema di filari lunghi centinaia di metri: i mitili si innestano su reste di propilene e sono raccolti dopo circa 1 anno, quando il guscio arriva a 6 cm di lunghezza. La produzione di questa varietà è cominciata nel Cinquecento e negli anni ha avuto sempre più successo, grazie al sapore sapido e particolare del frutto.

La cozza di Scardovari viene allevata nel Delta del Po, dove vi è l’unica Dop italiana dedicata ai mitili. Il suo guscio è lungo circa 5 cm, ma la sua particolarità risiede nella parte interna. La polpa è grande e carnosa, più delle altre varietà di cozze, e ha un sapore particolarmente dolce.

Il Mosciolo di Portonovo, o cozza selvaggia, si riproduce naturalmente tra gli scogli del Conero. Viene raccolto a mano dai pescatori. Tuttavia, la sua produzione è limitata e, anche per le sue caratteristiche organolettiche, è tutelato da Presidio Slow Food.

La cozza adriatica, presente nelle acque del Veneto e dell’Emilia Romagna, è la più diffusa nel mercato italiano. Questa varietà è succosa e saporita, grazie alle grandi dimensioni del frutto.

L’allevamento della cozza del Golfo di Napoli avviene con reste attaccate a pali di legno e ha avuto inizio nel Tredicesimo secolo. I mitili sono di colore giallo e hanno un sapore sapido e con un retrogusto amaro.

La cozza tarantina è stata una delle più apprezzate in passato, tanto da essere denominata “oro nero di Taranto”. Caratterizzata da una polpa rosea e carnosa, ha un sapore particolarmente sapido, grazie ai fattori ambientali nel Mar Piccolo. Inoltre, è povera di grassi e ricca di ferro.

Nella Baia di Castro ha produzione la cozza salentina. Molto saporita e dal gusto salato, è caratterizzata da un retrogusto dolce. Anche la consistenza è caratteristica, perché la polpa è molto soffice.

Concludiamo con la cozza pelosa di Puglia, o Modiolus barbatus. Si tratta di un mitile selvatico, il cui guscio ha un colore tendente al marrone-rossastro. Il nome deriva dalla tipica peluria che ricopre il guscio ed è maggiormente diffusa nelle zone di Bari.

Quando comprare le cozze?

Per comprare dei frutti di mare di qualità, bisogna fare attenzione alla stagionalità migliore delle varietà famose della penisola. Il periodo più florido per l’allevamento va da maggio a settembre. Per questo, i mesi di luglio e agosto sono quelli in cui si riescono a reperire i mitili con un sapore e una consistenza migliori.

Ecco una guida su come utilizzare i gusci delle cozze.

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ultimo aggiornamento: 11-08-2022


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