Un’iniziativa per mettere in luce lo stretto legame tra gastronomia e arte parte da Firenze: vi presentiamo Uffizi da Mangiare.
Cosa succede quando le nature morte dei grandi dipinti custoditi dalla Galleria degli Uffizi di Firenze incontrano la cucina dei grandi chef? Nascono dei capolavori da gustare usciti non da un pennello ma realizzati grazie alla maestria dei più famosi chef del panorama fiorentino. Uffizi da mangiare è l’iniziativa lanciata dal museo più visitato al mondo che unisce l’arte e la cucina.
Le videoricette dei quadri degli Uffizi: arte e cucina in un unico posto
L’iniziativa Uffizi da mangiare, fortemente voluta anche per rilanciare due settori in crisi in questo periodo, quello dell’arte e quello della ristorazione, prende avvio domenica 17 gennaio 2021 e proseguirà fintanto che la fantasia degli chef avrà non sarà esaurita.
Ogni domenica, sulla pagina Facebook degli Uffizi, verrà pubblicata una video ricetta. Famosi chef si alterneranno nella preparazione di piatti inventati da loro utilizzando gli ingredienti raffigurati nei quadri, principalmente nature morte, custoditi nella Galleria.
Il primo a cimentarsi in questa sfida culinaria è Fabio Picchi, chef fiorentino, nonché volto noto della televisione, proprietario del Cibrèo. Il quadro a cui si ispira la sua ricetta,“Ragazzo con pesce” di Giacomo Ceruti, dà vita a una maionese fatta a regola d’arte.
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Dario Cecchini, ristoratore di Panzano in Chianti ed esperto macellaio, si confronterà con “Dispensa con botte, selvaggina, carni e vasellame” di Jacopo Chimenti detto L’Empoli. Anche la chef stellata Valeria Piccini, del ristorante Da Caino, si lascerà ispirare da un quadro dell’Empoli, “Natura morta” mentre Marco Stabile, chef stellato de L’ora d’Aria di Firenze, si farà guidare dallo spirito di Giorgio De Chirico e del suo quadro “Peperoni e uva”.
Scopo dell’iniziativa, secondo quanto dichiarato dal direttore della galleria Eike Schmidt “è quello di creare un legame ancora più stretto con le opere del museo, inserendole in un contesto attuale e vitale. Il cibo dipinto e cotto incontra così un livello di verità che stimola l’attenzione dell’osservatore e mette in primo piano i significati profondi e inaspettati nascosti nelle scene e nelle nature morte create dai pittori“.
Fonte foto: https://www.facebook.com/uffizigalleries
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