Sebbene siano due dolci diversi, è impossibile scegliere tra uno e l’altro. Krapfen e bomboloni sono una gioia per il palato: scopriamo le differenze!
Quando parliamo di krapfen o bomboloni abbiamo ben chiaro davanti agli occhi ciò di cui stiamo parlando. Sentiamo anche le papille gustative che si risvegliano e l’odore di fritto che aleggia nell’aria. Tuttavia, da gastrofanatici, è opportuno sapere che krapfen e bomboloni non sono la stessa cosa.
La differenza è minima, d’accordo, però c’è. Il bombolone, dolce tipico toscano, non contiene uova nell’impasto lievitato e, solitamente, è venduto senza farcitura. Quindi, se avete della crema che vi cola dalle mani, state mangiando un krapfen! Scopriamo però meglio l’origini di questi due dolci tanto apprezzati.
Krapfen: l’origine di tutto
Si parla di krapfen in alcuni documenti del 1600 e se ne individua la loro origine nella città di Graz, in Austria. Per quanto riguarda il nome invece ci sono delle diatribe tra coloro che lo riconducono al termine tedesco per indicarne la forma e coloro che invece assegnano la maternità della ricetta a una pasticcera di nome Cecile Krapf.
Nati come dolce di Carnevale, i krapfen sono formati da un impasto lievitato e fritto che viene poi farcito con marmellata. Questa è stata sostituita con la crema pasticcera una volta che il dolce ha attraversato le Alpi arrivando i Alto Adige.
Bombolone: dalla toscana con furore
In Toscana il dolce mantiene la forma tradizionale ma si prepara con un impasto più leggero, senza uova. Anche la farcitura viene omessa del tutto, preferendola a una semplice decorazione con zucchero semolato. È il protagonista delle colazioni mattutine di molti italiani e talvolta viene preparato sotto forma di ciambella.
In ogni caso, il modo migliore per capire le differenze tra questi due dolci è assaggiarli entrambi, magari fatti da voi. Provate la ricetta del krapfen e quella del bombolone e diteci quale preferite!