Scopriamo come funziona la dieta chetogenica, quali alimenti mangiare e quali no e come distribuirli in un menù settimanale.
Anche nota come Keto Diet, la dieta chetogenica sta conquistando un numero sempre crescente di persone. Il motivo è semplice: a detta di chi l’ha provata consente davvero di perdere peso, ma a che prezzo? Annoverato tra le diete low carb, questo regime alimentare porta a una rieducazione dell’organismo portandolo a bruciare grassi più velocemente. Ma come funziona la dieta chetogenica?
Come funziona la dieta chetogenica
La dieta chetogenica è un regime alimentare low carb. Lo scopo di questo regime alimentare è spingere l’organismo a utilizzare come fonte primaria di energia anziché gli zuccheri (quindi i carboidrati), i grassi del tessuto adiposo. In questo modo si dovrebbe perdere peso più facilmente.
Questa dieta porta il corpo in uno stato di chetosi: la keto diet infatti stimola la produzione di corpi chetoni solitamente prodotti solo in minima parte dal corpo e smaltiti attraverso la respirazione e le urine. Se durante le prime fasi sono solo i muscoli a utilizzare energia presa dai grassi, in seguito allo stato di chetosi, anche il sistema nervoso ne può usufruire.
Dieta chetogenica: alimenti
La dieta chetogenica è incentrata sul ridotto consumo di carboidrati, pertanto tutti gli alimenti che ne sono ricchi sono assolutamente da evitare. Al contrario i cibi ricchi di grassi e proteine diverranno la principale fonte di sostentamento.
Tra i cibi consigliati ci sono, in ordine di importanza:
• Carne, pesce e uova
• Formaggi
• Grassi e Oli per condimento
• Ortaggi
Quali sono invece i cibi da evitare in una dieta chetogenica? In linea di massima tutti quelli contenenti carboidrati e zuccheri complessi come cereali, patate, legumi, ma anche frutta, dolci e bibite varie.
Dieta chetogenica: menù settimanale
Come detto, la keto diet si basa su un apporto ridotto di carboidrati (50 g al giorno massimo distribuiti nei tre pasti principali). Vediamo però di capire come organizzare un menù settimanale.
Colazione. Un bicchiere di latte o un vasetto di yogurt insieme a un panino con il prosciutto o con carne bianca.
Spuntino. Circa 10 grammi di frutta secca a piacere.
Pranzo. Una fonte proteica a scelta tra carne e pesce accompagnata da verdure e condita con olio più una piccola porzione di frutta.
Spuntino. Parmigiano da alternarsi alla frutta.
Cena. Carne, uova, formaggi e legumi, sempre accompagnati da una verdura, vengono alternati durante la settimana.
L’organismo entra in chetosi dopo circa un paio di giorni ma basta un minimo sgarro per annullare tutto il processo. Pertanto la dieta chetogenica è piuttosto rigida.
Dieta chetogenica: controindicazioni
La dieta chetogenica, sebbene sia stata utilizzata per curare disturbi epilettici in soggetti resistenti ai farmaci, può essere seguita solo per un breve periodo di tempo. Quanto riportato sopra e quanto ancora scriveremo non vanno a sostituirsi al parere del medico che va consultato ogni qualvolta si decida di cambiare il proprio sistema alimentare.
La dieta chetogenica infatti presenta alcune controindicazioni: tendenza alla disidratazione, aumento del carico di lavoro sui reni, possibilità di ipoglicemia e ipotensione. Durante i primi giorni si potrebbero verificare tutta una serie di sintomi tipici della cosiddetta keto-flu, una sorta di influenza legata all’adattamento del corpo al nuovo regime alimentare: mal di testa, vertigini, affaticamento, nausea e irritabilità.
Questo regime alimentare è sconsigliato a soggetti malnutriti, poiché contribuisce ad alimentare l’idea che i carboidrati “non vanno bene”, alle donne incinte o durante l’allattamento, nonché a coloro che soffrono di patologie epatiche o renali.
Insomma, anche per questo regime alimentare le controindicazioni non si fanno attendere ecco perché a vincere sempre su tutti è la dieta mediterranea.