Risotto alla monzese: la ricetta originale
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Risotto alla monzese

  • facile
  • 4
  • 10 min
  • 30 min
risotto alla monzese

Ingredienti

  • 320 g di riso Carnaroli
  • 400 g di luganega monzese
  • 1 cipolla dorata
  • 0.3 g di pistilli di zafferano (o 1 bustina)
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 1 l di brodo di carne
  • 80 g di burro
  • 50 g di grana grattugiato
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

Scopriamo come si prepara il risotto alla monzese, un piatto tipico della Brianza la cui origine è avvolta nel mistero.

Il risotto alla monzese può essere visto come una versione più ricca e saporita di quello alla milanese. In questa ricetta però non troviamo il midollo bensì la salsiccia o meglio la luganega monzese, una salsiccia arrotolata di maiale. C’è anche lo zafferano anche se dalle nostre ricerche è emerso che non tutti lo utilizzano, preferendone una variante bianca. E poi c’è il brodo di carne, indispensabile per dare al risotto un sapore deciso.

Attenzione però, non si tratta di un semplice risotto con la salsiccia. Per prepararlo alla perfezione occorre seguire attentamente alcuni passaggi. Ad esempio il budello va lasciato, così che la luganega mantenga la forma in cottura e poi all’assaggio si crei una bel contrasto di consistenze. E non dimenticatevi di mantecarlo, rigorosamente con burro e grana!

risotto alla monzese
risotto alla monzese

Come preparare la ricetta del risotto alla monzese

  1. Per prima cosa preparate il brodo di carne (volendo anche il giorno prima) e mettete in ammollo i pistilli di zafferano per almeno un’ora in una tazza di brodo caldo. Se utilizzate lo zafferano in polvere saltate il passaggio.
  2. Tritate finemente la cipolla (o lo scalogno) e rosolatelo in padella con metà del burro. Unite la salsiccia tagliata a tocchetti di circa 2 cm senza rimuovere il budello che servirà a mantenere la forma. Lasciate cuocere per 5 minuti.
  3. Aggiungete il riso, tostatelo alla perfezione così che in cottura non si rompa e sfumate con il vino bianco.
  4. Quando non sentirete più odore di alcool sollevarsi dal tegame iniziate la cottura vera e propria del riso aggiungendo brodo bollente poco per volta. A metà cottura, dopo circa 10 minuti, unite i pistilli e il brodo. In totale serviranno circa 18 minuti di cottura. Aggiustate anche di sale via via.
  5. Togliete il riso dal fuoco e mantecate con il burro freddo da frigorifero e il parmigiano, distribuito uniformemente sulla superficie.

Se ancora avete dei dubbi sulla sua preparazione, ecco un video dove vengono illustrati i passaggi. Come potete vedere, per un primo più delicato potete anche omettere il soffritto. Questo risotto è strepitoso e per assaporarlo al meglio vi consigliamo anche quale vino abbinare. Se preferite i bianchi optate per uno Chardonnay o un Riesling, mentre se preferite il vino rosso provate il Barbera.

Provate anche il più tradizionale risotto alla milanese con zafferano, midollo e formaggio lodigiano: rimarrete incantanti dalla bontà di questo piatto.

Conservazione

Il risotto va gustato appena fatto. Se però vi dovesse avanzare potete conservarlo massimo un paio di giorni in frigorifero e riscaldarlo in padella o al microonde prima di servirlo.

Chi ha inventato il risotto alla monzese?

La storia di questo piatto non è del tutto certa tant’è che non se ne trovano tracce scritte. Secondo la leggenda venne preparato da una madre nel tentativo di distrarre la strega Giuliana che di notte era solita rapire i bambini. Preparò quindi un risotto allo zafferano a cui aggiunse la salsiccia per renderlo più appetitoso. Il trucco funzionò perché al sorgere del sole la strega venne colpita dai raggi e si dissolse.

Ecco perché a Monza, a fine Gennaio, è viva l’usanza di accendere un falò e bruciare un fantoccio per poi gustare tutti insieme il buonissimo risotto alla monzese.

Proprio per via della sua origine incerta non esiste un unico modo di prepararlo. Per esempio il risotto alla monzese è con o senza zafferano? Alcuni sostengono che lo zafferano non ci vuole e che il riso vada sfumato con il vino rosso. Secondo alcune anziane della Brianza invece, lo zafferano venne aggiunto al riso dopo la seconda guerra mondiale per dare impressione di ricchezza.

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Luganega monzese: cos’è e qual è la differenza con la salsiccia

Insieme allo zafferano, protagonista indiscussa del piatto è la luganega monzese. Questo prodotto tipico è preparato con carne di maiale macinata finissima, vino bianco e formaggio grattugiato. A differenza della salsiccia ha un diametro inferiore, è più lunga e viene venduta arrotolata a chiocciola.

Pare che la luganega fosse l’antico nome dato dai romani alla salsiccia ritenendo che fossero proprio i lucani i primi produttori. A Monza però c’è chi sostiene che fosse proprio la regina Teodolinda, fondatrice della città, ad averla inventata e che la forma ricordi proprio la sua tipica acconciatura. Insomma, nemmeno sull’origine della luganega si riesce a essere d’accordo.

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ultimo aggiornamento: 15 Ottobre 2024 18:45

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