Esposte nel Cluster del caffè e nel padiglione di Slow Food

Uno dei protagonisti di Expo 2015 è senz’altro il caffè, che si può gustare in tutte le sue varietà e miscele provenienti da tutto il mondo: dall’arabica più antica portata dall’Etiopia, a quella più leggera del Burundi, passando per quella aromatica della Colombia. Se però si parla di espresso e di macchine per l’espresso si entra in un campo dominato dal Made in Italy così come italiano è Enrico Maltoni, il possessore della più grande collezione al mondo di queste macchine, esposta nel museo fondato in provincia di Milano e trasferita in parte all’esposizione universale. “Noi italiani siamo gli inventori, ma soprattutto manteniamo l’azienda leader di mercato. Col sistema tradizionale siamo i maggiori produttori al mondo e esportiamo circa il 70% del prodotto”.

Un primato conquistato in quasi 150 anni di innovazione continua. “C’è stata una forte evoluzione. I primi caffè, preparati con la macchina a vapore, richiedevano diversi minuti di preparazione, ma soprattutto il caffè era amaro, nero e bruciato perché non c’era una pressione tale da poter estrarre la crema. Quindi dai primo del Novecento fino al 1950 si è bevuto un caffè preparato con la macchina a vapore. Poi l’invenzione a Milano della macchina a pistone porta alla crema caffè, il risultato in tazza è ciò che beviamo oggi”.

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Le macchine sono esposte all’Expo nel Cluster del caffè e hanno fatto tappa anche nel padiglione di Slow Food.

Fonte: askanews

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ultimo aggiornamento: 07-09-2015


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