Chi deve seguire una dieta senza glutine sa bene che non sono concessi sgarri: ecco la lista di alimenti senza glutine (e quelli da evitare a tutti i costi).

Davanti alla parola celiachia, l’allontanamento del glutine dalla dieta è l’unica scelta. Gli alimenti senza glutine consentiti limitano e modificano le nostre scelte alimentari: come ben sappiamo cereali, frumento e derivati diventano off-limits e bisogna forzatamente astenersi dal consumarli. Inizialmente può spaventare, ma non possiamo certo ridurci a cucinare sempre le stesse cose: i cibi senza glutine sono parecchi e una volta che li avremo memorizzati non sarà più così difficile fare la spesa e seguire una dieta varia ed equilibrata!

Vediamo allora un elenco dei cibi senza glutine e di quelli che, invece, ne contengono e sono proibiti.

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Alimenti senza glutine

Innanzitutto, che cosa sono gli alimenti senza glutine? Per legge si possono definire tali quei cibi con un contenuto di glutine inferiore a 20 ppm (parti per milione o mg/kg, nda).

Se avete avuto una diagnosi di celiachia, un sospetto, o abbiate scelto una vita senza senza glutine, è importante prendere l’abitudine di leggere le etichette: il simbolo della spiga sbarrata può fugare ogni dubbio quando non siamo sicuri. Inoltre, anche conoscere bene addensanti e alimenti consentiti è importante.

Alimenti senza glutine
Alimenti senza glutine

1. Cereali naturalmente privi di glutine

Ci sono alcuni cereali (o pseudo-cereali) che anche i celiaci posso mangiare. Ecco una lista:

  • mais
  • riso
  • teff
  • sorgo
  • grano saraceno
  • miglio
  • amaranto
  • quinoa
  • manioca.

2. Latticini

Generalmente, i latticini non contengono glutine. Sono concessi:

  • latte purché non addizionato di vitamine, aromi o altre sostanze
  • formaggio fresco e stagionato
  • yogurt senza aggiunta di addensanti, aromi o altre sostanze
  • panna fresca e a lunga conservazione purché non miscelata con altri ingredienti
  • burro.

3. Uova

Le uova sono naturalmente prive di glutine (sia quelle di gallina che di altri ovipari).

4. Zucchero

Lo zucchero (bianco e di canna) è concesso, così come anche il miele.

Discorso diverso per lo zucchero a velo (e lo zucchero aromatizzato) che può essere addizionato con ingredienti non permessi: in questo caso controllate sempre che sulla confezione ci sia la dicitura “senza glutine”.

5. Frutta e verdura

Non ci sono problemi per frutta e ortaggi freschi. Se surgelati, invece, è necessario controllare con quali altri ingredienti sono state miscelate.

Frutta secca infarinata e verdure impanate, invece, sono vietate.

6. Legumi e soia

Tutti i legumi secchi e freschi sono concessi; anche la soia è un legume e quindi non contiene glutine.

In caso di dubbi di possibili contaminazioni con alti cereali, un’analisi visiva è sufficiente: controllate il pacchetto di legumi secchi e se trovate altri cerali, eliminateli. Siccome il glutine si trova nella parte interna del chicco, basta rimuovere l’intruso (la sua tossicità si verificherebbe solo se venisse ingerito).

7. Caffè e liquirizia

Caffè, tè e tisane puri vanno bene per chi segue un’alimentazione senza glutine. Sono a rischio, invece, le cialde o le bustine se miscelate con altre sostanze.

La liquirizia grezza (in radice) è concessa.

8. Olio e aceto

Tutti gli oli vegetali sono concessi, anche quelli da cereali vietati: dopo la spremitura l’acqua, i carboidrati, le proteine e i minerali rimangono nella parte solida. Quindi, nella parte olio, non sono presenti.

Non contengono glutine l’aceto (di vino o mele) e l’Aceto Balsamico Tradizionale DOP; sono a rischio, invece, quelli non DOP e quelli aromatizzati.

9. Vino e alcolici

I celiaci possono concedersi vino (anche se con solfiti) e distillati non aromatizzati, seppur con moderazione (come tutti gli altri!).

10. Addensanti

Molti alimenti sono vietati semplicemente perché vengono addizionati con addensanti. Per andare sul sicuro, ecco quelli consentiti (da ricercare in etichetta):

  • acido ascorbico (E300 o vitamina C)
  • acido citrico (E330)
  • carragenina (E 407).

In caso di dubbi, consigliamo di consultare l’AIC, Associazione Italiana Celiachia.

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ultimo aggiornamento: 09-10-2020


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