Arriva AspireAssist, un dispositivo che elimina dallo stomaco gli alimenti assunti durante il pasto per combattere l’obesità
La Fda americana ha approvato un dispositivo chiamato AspireAssist che promette di combattere l’obesità: sarebbe capace di eliminare gli alimenti prima che vengano completamente assorbiti dall’organismo. In questo modo si potrebbe perdere peso, e soprattutto aiutare le persone in forte sovrappeso e gli obesi. Lo strumento è molto promettente e ha appena ottenuto l’autorizzazione dell’Fda, l’agenzia del farmaco statunitense; il nuovo dispositivo è adatto ad adulti di età superiore ai 22 anni, con indice di massa corporea tra i 35 e i 55, e che non siano riusciti a perdere peso in modo tradizionale.
L’agenzia si è basata su uno studio condotto su 170 obesi per la sua valutazione
La ricerca su AspireAssist ha dimostrato che coloro che ne avevano usufruito abbiano perso una media del 12% del loro peso corporeo un anno dopo, rispetto al 3,6% degli altri pazienti.
“Il nostro strumento consente al paziente di eliminare circa il 30% degli alimenti presenti nello stomaco prima che le calorie vengano assorbite dall’organismo, determinando così la perdita di peso” si legge sito dell’Aspire Bariatrics, azienda produttrice del dispositivo
AspireAssist è composto da un tubicino che unisce la parte dello stomaco dove inizia la digestione a un accesso esterno posto sulla pelle della pancia, che potrà essere svuotato direttamente nella toilette 20 minuti dopo il pasto.
La ricerca ha inoltre evidenziato miglioramenti di alcune condizioni spesso associate all’obesità come ipertensione, diabete e qualità di vita.
Non è tuttavia privo di effetti collaterali: sono stati osservati nausea, vomito, costipazione e diarrea, oltre a disturbi causati dal posizionamento e rimozione del tubo.
“L’approccio AspireAssist aiuta a fornire un efficace controllo dell’ assorbimento di calorie, un principio fondamentale per la gestione del peso”, spiega William Maisel, vice direttore del Center for Devices and Radiological Health dell’Fda.
“I pazienti devono però essere periodicamente monitorati e seguire un programma di stile di vita che li aiuti a seguire sane abitudini alimentari e ridurre l’apporto calorico”, ha concluso.
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