Cosa succede se si usa burro scaduto? E ancora, come si può utilizzare in modo alternativo? Ecco tutte le risposte alle vostre domande.
Diciamocelo, una cucina senza burro non è una cucina quindi tutti ne teniamo sempre un panetto in frigorifero “perché non si sa mai”. Se però l’occasione tarda ad arrivare ecco che ci ritroviamo con un blocchetto, magari sbocconcellato, di burro scaduto. Che si fa: si butta oppure si può usare il burro scaduto? I pareri in merito sono discordanti e alla fine non si capisce mai cosa fare. Per questo oggi scopriamo insieme se si può mangiare burro scaduto o, nell’eventualità, qualche utilizzo alternativo.
- Come conservare il burro
- Quanto dura dopo la scadenza
- Come capire se è ancora buono
- Come riutilizzare il burro scaduto
Come conservare il burro correttamente
Le buone pratiche per conservare il burro sono molto semplici da elencare e ricordare:
– Temperatura: mette il burro in frigo, conservandolo a una temperatura di circa 4°C.
– Involucro: consigliamo di conservare il burro bella sua carta, oppure in apposito contenitore con coperchio a chiusura ermetica.
– Non fonderlo: se fate fondere un pezzo di burro, e alla fine della ricetta vi rendete conto che non vi serve tutto, sconsigliamo di lasciarlo nuovamente solidificare per poi riporlo in frigo.
– Potete congelarlo: se sapete già che la quantità di burro acquistata è davvero eccessiva, allora conservatene una parte in frigo. Il consiglio è di realizzare piccole dosi di burro che dovrete avvolgere in un foglio di carta per alimenti e poi riporre in freezer. In questo modo si conserverà per diversi mesi. Riponetelo in frigo e aspettate che scongeli quando vorrete utilizzarlo.
Quanto dura il burro dopo la scadenza?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare riferimento ancora una volta a quanto riportato in etichetta. Per il burro infatti è prevista la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” e non indica quindi una data tassativa oltre la quale il burro, improvvisamente, diventa tossico.
Si tratta al contrario di un termine minimo di conservazione, che garantisce che tutte le caratteristiche organolettiche del prodotto rimangono invariate. Questo implica che se avete seguito tutte le buone norme di conservazione, il vostro burro scaduto da un mese è molto probabilmente ancora commestibile.
Come capire se il burro scaduto è ancora buono
Se avete conservato il panetto come da nostri consigli, allora capire se il burro scaduto è ancora buono o meno sarà ancora più semplice. Attenzione: vista, olfatto e gusto sono i vostri alleati quindi se vi state chiedendo come capire se il burro è buono procedete in questo modo.
– Dapprima assicuratevi che sulla superficie non siano presenti muffe e che il colore sia omogeneo (bianco o giallo).
– Odoratelo in modo da capire se sa di rancido.
– Solo in ultimo assaggiatelo. Un burro conservato in modo scorretto è davvero terribile e difficilmente non vi accorgerete del suo sapore.
Mangiare burro scaduto da poco se conservato bene, quindi, non è pericoloso. Considerate poi che il burro si conserva per 6-9 mesi che è un lasso di tempo davvero molto lungo.
Come riutilizzare il burro scaduto
Sappiamo che molti ingredienti della nostra cucina possono essere utilizzati come rimedi naturali e trucchi della nonna. Il burro non fa certo eccezione e dalle pulizie alla cosmetica trova davvero moltissimi impieghi.
Il burro è un ottimo sgrassatore e può essere utilizzato sia sui vestiti per trattare le macchie prima del lavaggio, che su superfici rese appiccicose da colla o altro. Inoltre è un lubrificante naturale, perfetto per ridurre i cigolii di porte e antine oltre che un ottimo smacchiatore delicato per legno.
Tra gli utilizzi cosmetici invece, il burro può essere utilizzato per sfruttarne la sua azione emolliente sulla pelle, per togliere il cattivo odore dalle mani (magari dopo aver pulito il pesce) o per creare una crema esfoliante per il viso.
Impiegare il burro scaduto in usi alternativi ci permette di ridurre gli sprechi e dare così “nuova vita” a un prodotto destinato a essere gettato.