Per Massimiliano Donati la cucina italiana tradizionale non va mai rivisitata, nemmeno all’estero. È questa la chiave del successo del ristorante Maximo?
Di lui si è cominciato a parlare solo dopo lo “scandalo” esploso su Tripadvisor, la nota piattaforma online su cui recensire ristoranti e altre attività ricreative. Massimiliano Donati, chef italiano nella City, si è rifiutato di servire il parmigiano a un cliente che desiderava aggiungerlo a un piatto di pesce. Giusto o sbagliato? E soprattutto, cosa sappiamo su di lui?
Chi è Massimiliano Donati?
Delle sue origini si sa poco. Nato in Italia, probabilmente in Sardegna data la spiccata connotazione sarda dei suoi piatti, Massimiliano, Max per gli amici, ha studiato finanza. Lavora per qualche anno presso la Marina Italiana e poi si trasferisce a Londra in cerca di fortuna.
Qui la sua vita subisce una svolta non solo in campo lavorativo, ma anche sentimentale. Conoscerà infatti Simona, la sua compagna, con la quale aprirà un locale di cucina tradizionale italiana all’estero.
Massimiliano Donati: moglie e figli
Anche della vita privata dello chef si sa davvero poco. Secondo quanto emerge dal sito del ristorante, Max conosce la sua compagna Simona, anche lei chef, a Londra. Insieme decidono di aprire il Maximo, nome ottenuto dalla fusione dei loro nomi, Max e Simo. La coppia, nella vita e sul lavoro, non ha figli.
Maximo e lo ‘scandalo’ del Parmigiano sul pesce
“Elogio della cucina italiana tradizionale”. Sembra il titolo di un saggio culinario, in realtà è solo uno spunto di riflessione in seguito allo spiacevole evento che ha visto protagonista la nota piattaforma di recensioni Tripadvisor e lo chef Donati. Nell’aprile 2019, infatti, è comparsa la prima e unica recensione negativa del locale, scritta da un cliente dopo che gli è stato rifiutato un po’ di Parmigiano su un piatto a base di pesce.
Ecco che quindi prontamente Max si lancia in una difesa accorata della nostra cucina, elencando cosa NON chiedere a un vero ristoratore italiano:
• Niente ananas sulla pizza;
• Le fettuccine Alfredo in Italia non esistono, anzi nessuno sa di preciso cosa siano;
• Non chiedete la panna nella Carbonara;
• Il pollo alla parmigiana, anche no!
Sembra che tutto questo vada contro il principio secondo il quale il cliente ha sempre ragione. In verità, difendere la nostra cucina è un atto di coraggio soprattutto in una città cosmopolita come Londra. Non scendere a compromessi è probabilmente ciò che ha fatto del Maximo il ristorante numero 1.177 di 18.806 a Londra, con una media di 4,5 stelle su 5.
Fonte foto: https://www.facebook.com/maximoitalianbistrot