Caramella fuori, cioccolatino dentro. Stiamo parlando del Cri-Cri, una pralina originaria di Torino il cui nome nasconde una romantica leggenda. Scopriamola insieme!

Tutti almeno una volta hanno assaggiato i Cri-Cri, i ‘cioccolatini vestiti da caramella’, e ne hanno potuto apprezzare il sapore e la particolare consistenza. Originario di Torino, il Cri-Cri nasce in un periodo molto florido per la città, la fine dell’800, caratterizzato da fioritura delle industrie e aumento del tenore di vita. La zona, da sempre famosa per la produzione delle nocciole, ha dato vita a diversi prodotti che le vedono come protagoniste e il Cri-Cri è solo uno dei tanti.

Più tardi classificati come prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Piemonte, i cioccolatini Cri-Cri sono noti anche come caramelle Cri-Cri perchè sono caratterizzati da una nocciola centrale tostata, uno strato di cioccolato e infine una copertura di bianca mompariglia (sferette di zucchero). In origine queste erano colorate, ma in tempi recenti vennero sostituite con quelle bianche. Il tutto viene poi confezionato come se fosse una caramella in carta argentata colorata con delle frange bianche alle estremità.

Come pesare la pasta
e il riso senza bilancia?

Non sarà il più famoso tra i dolci torinesi, ma la storia dei Cri-Cri merita di essere raccontata: pensate che dobbiamo suo nome a…due innamorati! Scopriamo insieme la (romantica) storia dei cioccolatini Cri-Cri.

Cioccolatini cri-cri
Cioccolatini cri-cri

La dolce leggenda del Cri-Cri

Si tramanda che il nome di questo cioccolatino derivi da una romantica storia d’amore nata all’ombra della Mole Antonelliana. Cristina era una giovane ragazza che si guadagnava da vivere facendo la sarta. Aveva un fidanzato innamoratissimo che affettuosamente la chiamava con il diminutivo ‘Cri‘.

Prima di ogni appuntamento lui era solito fermarsi in una pasticceria della zona a prendere questi cioccolatini da portare in dono all’amata. La commessa, che aveva visto nascere l’amore tra i due giovani, quando lo vedeva arrivare gli domandava “Cri?” e lui era solito rispondere “Cri!”.

Ecco che il proprietario del negozio, Sebastiano Garofalo, dopo aver assistito diverse volte alla scena, decise di ribattezzare i suoi cioccolatini Cri-Cri.

Quindi, se siete alla ricerca di qualcosa di diverso da regalare alla vostra metà, optate per queste perle di sapore e raccontate loro la romantica storia che si cela dietro il nome. In alternativa, se amate realizzare dolci con le vostre mani, potete anche preparare i Cri-Cri con le vostre mani: saranno ancora più speciali!

Il ruolo di Sebastiano Garofalo nella storia delle Cri-Cri

È a Sebastiano Garofalo, mancato a Torino all’età di 88 anni alla fine di gennaio 2020, che dobbiamo la diffusione dei Cri-Cri. Fu, infatti, Garofalo ad acquistare il negozio dove venivano realizzati e comprati i cioccolatini ricoperti di caramelle per la bella Cristina. Prima del suo avvento quel dolcetto stava scomparendo, soppiantato dal più popolare gianduiotto che ancora oggi sono conosciuti come i tipici cioccolatini torinesi dai più.

Li preparava a mano, con la moglie Maria e ne era follemente innamorato: pensate che li scelse persino per il suo matrimonio! Oggi l’azienda va avanti grazie ai tre figli: Giovanna, Vito e Margherita.

Riproduzione riservata © 2024 - PC

ultimo aggiornamento: 03-02-2020


L’acqua si beve prima o dopo il caffè?

Pomelo: un frutto, tantissime curiosità!