I cibi preferiti e cosa mangiava Bud Spencer: pasta, baccalĂ e polpette. I segreti dell’alimentazione dell’attore.
Giuseppe Pedersoli, uno dei tre figli di Bud Spencer ora sceneggiatore e produttore di programmi TV, durante un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato non solo alcuni segreti del rapporto tra il padre e Terence Hill, ma anche tutto (o quasi) su cosa mangiava Bud Spencer. “Era 1,92 metri per 120 chili, poi saliti a 165 – ha ammesso il figlio -. Da giovane era bellissimo, poi si è lasciato andare, ma aveva analisi perfette. Non dava affatto l’idea di un ciccione, piuttosto di un uomo molto forte“.
Vediamo quindi tutti i piatti preferiti dell’attore.
Cosa mangiava Bud Spencer: l’alimentazione dell’attore
Carlo Pedersoli non era un uomo che amava le diete, anche il figlio Giuseppe lo ammette ai taccuini del Corriere della Sera. C’erano alcuni aneddoti dell’attore e delle sue abitudini alimentari che il figlio non è riuscito proprio a dimenticarsi: “Partiva sempre con un carico di spaghetti, olio e pomodori. Una volta li ha conditi con i cornflakes. Se gli facevi due kg di pasta poteva mangiarseli tutti. La famosa sera di Italia-Germania 4 a 3, con il produttore Italo Zingarelli, 180 chili pure lui, si fecero fuori 60 polpette e non so quanti filetti di baccalĂ ”.
Insomma l’attore di ‘Lo chiamavano TrinitĂ ’ adorava il cibo, ma soprattutto il cibo in quantitĂ e non sembrava si vergognasse ad ammetterlo o a mostrarlo.
Il rapporto tra Bud Spencer e Terence Hill
Oltre che a parlare di cibo e dieta, Giuseppe Pedersoli ha anche spiegato quale fosse realmente il rapporto della coppia Spencer-Hill, una rivelazione che ha dell’incredibile. “PapĂ lo chiamava Mario, l’unico a poterlo fare, lui Carlo – ha spiegato lo sceneggiatore e produttore tv –. Fuori dal set erano due grandi timidi che non sapevano bene come prendersi. Terence è buono e gentile, però molto introverso. E poi, quando non lavorava, viveva negli Stati Uniti. Saranno usciti a cena insieme tre volte in vita loro. Ogni tanto veniva da noi per la spaghettata di mamma. In scena invece si trasformavano, tra loro c’era emozione vera, si creava un’armonia perfetta”.