Ingredienti:
• 1 kg di patate (farinose a pasta gialla)
• 2 uova
• 50 g di parmigiano
• 50 g di pecorino
• 1 ciuffo di prezzemolo tritato
• 150 g di mozzarella
• pangrattato q.b.
• farina q.b.
• 2 albumi (o uova intere)
• sale q.b.
• pepe q.b.
• olio di semi per friggere q.b.
difficoltà: facile
persone: 6
preparazione: 30 min
cottura: 40 min

Scopriamo come si preparano i crocchè di patate napoletani, delle deliziose crocchette di patate farcite con mozzarella e fritte.

I crocchè di patate sono uno street food tipico napoletano che può essere gustato da solo oppure come parte del celebre cuoppo. Anche note come panzarotti, in sostanza sono delle crocchette di patate con un cuore filante di mozzarella. Come molte delle delizie di questo territorio, vengono servite fritte e ben calde.

Preparare i crocchè napoletani è davvero semplice ma ci sono un paio di passaggi chiave che ne garantiscono la perfetta riuscita. Il primo riguarda la scelta delle patate che dovranno essere farinose, pena il disfacimento delle crocchette in cottura. La varietà più adatta è quella a pasta gialla. In secondo luogo la panatura dovrà essere fatta a regola d’arte per evitare che in cottura il formaggio fuoriesca. Vediamo come procedere.

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Crocchè di patate napoletani
Crocchè di patate napoletani

Come preparare la ricetta dei crocchè di patate napoletani

  1. Per prima cosa mettete a lessare le patate a pasta gialla e con la buccia in abbondante acqua salata. Il tempo di cottura varia in base alla dimensione delle patate dai 30 ai 50 minuti.
  2. Una volta cotte e mentre sono ancora calde, sbucciatele e schiacciatele con uno schiacciapatate in modo da ridurle in purea quindi trasferitele in una ciotola.
  3. Conditele con sale, pepe e prezzemolo tritato al coltello poi unite il parmigiano, il pecorino e le uova e mescolate bene il tutto. Se il composto dovesse risultare troppo umido potete unire poco per volta della fecola di patate.
  4. Con le mani umide formate delle palline grandi all’incirca come un’albicocca e allargatele sul palmo della mano.
  5. Posizionate al centro un bastoncino di mozzarella che avrete tamponato con della carta da cucina e richiudete in modo da ottenere la classica forma a crocchetta.
  6. Preparate gli ingredienti per la panatura in tre piatti diversi: in uno la farina, nell’altro gli albumi (ma vanno bene anche le uova intere) e nell’ultimo il pane grattugiato.
  7. Passate i crocchè uno a uno prima nella farina poi nelle uova e in ultimo nel pane e posizionateli su un vassoio. Lasciateli riposare in frigorifero per almeno 1 ora (l’ideale sarebbe 3).
  8. Scaldate 2 dita di olio di semi in un tegame o in una padella e una volta caldo (160°C) iniziate a friggere poco per volta. Dovranno risultare belli dorati.
  9. Scolateli e passateli su carta assorbente prima di servirli, ben caldi.

I crocché napoletani si differenziano dalle classiche crocchette di patate della rosticceria per via della presenza del formaggio. Sono entrambe deliziose ma diciamocelo: è impossibile resistere al cuore filante!

Conservazione

Come tutti i fritti, anche queste andrebbero servite appena fatte. È tuttavia possibile conservarle in frigorifero, ben coperte da pellicola, per 2-3 giorni e gustare gli avanzi riscaldati in friggitrice ad aria, in forno o in padella.

Storia e origine dei crocchè di patate napoletane

Poteva una ricetta napoletana non nascondere una storia curiosa? L’origine del crocché infatti è avvolto nel mistero. Secondo alcuni deriva dalle croquettes di patate nate in Francia nell’XVIII secolo. In questo periodo l’utilizzo delle patate si stava diffondendo grazie al lavoro di Antoine Parmentier (l’abbiamo già conosciuto con la ricetta del potage) che nel 1789 pubblicò un’intera raccolta di ricette che vedeva il tubero come protagonista. Per i tempi è da considerarsi una sorta di atto rivoluzionario visto che fino ad allora le patate erano considerate velenose.

Secondo altri invece gli antenati delle crocchette napoletane sono le croquestas de jambon tipiche della Spagna e preparate con latte, prosciutto e uova.

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ultimo aggiornamento: 11-07-2024


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