La dieta Mayr è un regime alimentare particolare con fasi da seguire scrupolosamente: la conoscete già? Se non ne avete mai sentito parlare, siete nel posto giusto.

La dieta Mayr è un metodo dimagrante che ha l’obiettivo principale di disintossicare l’intestino grazie all’eliminazione delle tossine accumulate. Generalmente va seguita sotto la supervisione del proprio medico di fiducia e il periodo consigliato è di un mese e mezzo; più che una dieta drastica, però, molti la definiscono come un vero e proprio stile di vita. Scopriamo meglio di cosa si tratta.

Metodo Mayr: dieta

Il metodo Mayr è una dieta che trova il suo fondamento sulle teorie sviluppate dall’omonimo medico Dr. Franz Xaver Mayr (1875 – 1965, di origini austriache ed esperto nella cura dei disturbi digestivi. Grazie ai suoi studi, Mayr arrivò a delineare un metodo ideale per riequilibrare l’organismo umano e soprattutto l’intestino. Infatti, la causa principale di molte malattie deriverebbe proprio dall’accumulo di tossine nell’intestino e questo può essere causato da pasti troppo abbondanti soprattutto a cena, pasti consumati rapidamente e masticazione trascurata.

Come pesare la pasta
e il riso senza bilancia?

alimenti del metodo Mayr
alimenti del metodo Mayr

Nello specifico, l’intossicazione dell’organismo avviene in quattro stadi:

  • eccitazione, quando il corpo reagisce alla presenza delle tossine producendo energia;
  • depressione, stato in cui l’organismo si trova dopo aver utilizzato tutte le energie;
  • degenerazione cellulare, quando le cellule perdono integrità a causa dell’accumulo delle tossine;
  • infine la neoplasia momento in cui le cellule rimanenti si riproducono in nuclei maggiori dando vita al cancro.

Dieta Mayr e menù: esempi

Gli alimenti principali di questo tipo di alimentazione sono pane, latte, acqua e verdura. Così come sono quattro gli stadi di intossicazione dell’organismo, quattro sono anche gli stadi della dieta.

  • Primo stadio 3-10 giorni: preparazione e adattamento al digiuno abituando l’intestino a ridurre le irritazioni; si tratta di un vero e proprio digiuno, nel quale è consentito consumare solo acqua, succhi di frutta e tè e tisane.
  • Secondo stadio 2-4 settimane: digiuno attenuato dove i pasti consentiti sono colazione e pranzo. Consigliati latte e pane, in caso di intolleranza ai latticini si può optare per yogurt vegetale o brodo vegetale.
  • Un paio di settimane: fase di ritorno alla normale alimentazione in cui è consigliato consumare alimenti privi di cellulosa e inserire man mano anche verdura e frutta.
  • Dieta definitiva: fase di dieta vera e propria definita dal medico di fiducia sulla base dello stato di salute e dello stile di vita di ogni persona.

Gli alimenti indicati sono un punto di partenza ma i veri pilastri della dieta, oltre alle fasi preparatorie, sono i metodi terapeutici da seguire sempre sotto la supervisione del proprio medico.

Sapete invece qual’è la migliore dieta per il colesterolo?

Riproduzione riservata © 2024 - PC

ultimo aggiornamento: 12-01-2021


Come spurgare le lumache? Ecco tutto quello che c’è da sapere

Bacche di Goji: alla scoperta del frutto della longevità