La dieta di Paola Egonu tra sport e cucina: il perfetto equilibrio di un’atleta che ama il buon cibo e che si concede uno sfizio ogni tanto.
Nata il 18 dicembre 1988 a Cittadella (paesino a nord di Padova) da genitori nigeriani emigrati in Italia, Paola ha due fratelli più piccoli, Andrea e Angela. Come spesso accade per le persone che hanno un’identità legata a 2 paesi, l’azzurra si divide tra le tradizioni della sua famiglia, la Nigeria, e il paese che l’ha cresciuta, l’Italia. E una delle tradizioni più presenti in entrambi i paesi sicuramente è quella della cucina a cui la pallavolista, portabandiera alle olimpiadi di Tokyo 2020, è molto affezionata. Quello che ci stiamo chiedendo è: Paola Egonu come riesce a conciliare l’amore per il cibo e l’attività fisica? Scopriamolo insieme!
Dieta e alimentazione di Paola Egonu: cosa mangia per tenersi in forma?
L’atleta azzurra afferma in un’intervista a Il Corriere della Sera che attualmente non viene seguita da nessun nutrizionista, in quanto riesce ad auto-bilanciarsi come molti sportivi al giorno d’oggi calibrando la sua dieta in relazione a 3 macro categorie: proteine, carboidrati e verdure. Questa suo equilibrio la spinge a nutrirsi correttamente e a non dover seguire una dieta specifica.
Sempre a Il Corriere della Sera, ha dichiarato: “Adoro il platano fritto. Mi ricorda mamma Eunice che cucina nella casa di Cittadella. Anche il riso saltato con le verdure e il semolino per me sanno di famiglia”. Parallelamente ai piatti tipicamente nigeriani, Paola apprezza diversi piatti della cucina italiana. Poi ha aggiunto: “Adoro la pasta, la bresaola e l’insalata. Vario ogni giorno e scelgo sempre con cura quello che compro”.
Nella stessa intervista l’atleta si sofferma anche sui classici “strappi alla regola”. È una grande appassionata di sushi, in particolare della zuppa di miso. In relazione alla cucina stellata invece, racconta che adora mangiare da Antonino Cannavacciuolo (specialmente al Bistrot stellato di Novara ai tempi in cui giocava alla Igor Volley) e uno dei suoi piatti preferiti cucinati dallo chef napoletano sono appunto i suoi famosi spaghetti al ragù napoletano.
Cosa comprende l’alimentazione di un pallavolista e che dieta segue?
Ora che ci siamo fatti venire l’acquolina in bocca con i piatti non proprio adatti per l’alimentazione di un’atleta che piacciono a Paola e che sicuramente mangerà raramente, andiamo a vedere nel dettaglio cosa comprende e come si svolge la dieta di un/una pallavolista.
Ogni pallavolista dovrebbe fare almeno 5 pasti al giorno, distribuiti in questo modo:
- Colazione;
- Spuntino a metà mattinata;
- Pranzo;
- Spuntino a metà pomeriggio;
- Cena.
A seconda dell’arco temporale in cui si svolge l’allenamento, il/la pallavolista dovrà prediligere alcune pietanze rispetto ad altre. Ecco che, se l’allenamento si terrà al mattino, l’atleta dovrà assumere yogurt o latte, carboidrati complessi, della marmellata e un frutto. Per dare tempo al metabolismo di assumere proteine, zuccheri e carboidrati della colazione, l’attività fisica si dovrà tenere circa 2 ore dopo la colazione.
Se invece l’allenamento si terrà al pomeriggio, l’apporto energetico necessario per affrontare tale sessione lo si otterrà dal pranzo. Ecco quindi che si dovranno consumare pasta o riso (preferibilmente integrali), carne/pesce, insalata contenente diverse verdure e un frutto.
Per quanto riguarda le cotture:
- Devono essere molto semplici (no a cotture lunghe);
- Pasta condita semplicemente con olio EVO, pomodoro e grana padano;
- Carne cotta ai ferri condita con olio EVO;
- Pesce cotto a vapore condito con olio EVO.
E ricordate, sopratutto in questo periodo, bevete molta acqua durante gli allenamenti!
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