Le patate hash brown sono un piatto tipico americano consumato a colazione. Ecco la ricetta delle frittelle di patate grattugiate.
Le patate hash brown anche note come hash brown, hashed brown potatoes, hashed browned potatoes, o ancora hashed and browned potatoes sono un prodotto tipico americano consumato a colazione ma utilizzato anche all’interno degli hamburger per donare croccantezza. Il nome letteralmente significa patate grattugiate ed è chiaramente riferito alla tecnica di preparazione.
Questo piatto sfizioso infatti si prepara lessando le patate, grattugiandole e poi formando delle frittelle, tenute insieme con la fecola di patate. La ricetta delle frittelle di patate però è solo apparentemente semplice: il rischio che non stiano insieme in cottura è sempre in agguato ed è per questo che vogliamo svelarvi tutti i nostri segreti per ottenere un piatto croccante e perfetto.
Come preparare la ricetta delle hash brown
- Per prima cosa sbucciate le patate e lessatele per 10 minuti. Una volta che saranno tornate maneggevoli, grattugiatele con una grattugia a fori grossi e riunite il tutto in una ciotola.
- Incorporate la fecola, un pizzico di aglio in polvere e una presa di sale e mescolate bene il tutto. Dovrete ottenere un composto non troppo asciutto ma che stia facilmente insieme. Volendo, per sicurezza, potete aggiungere un uovo ma vi scosterete dalla ricetta originale.
- Su una teglia rivestita di carta forno formate delle frittelle schiacciando bene con le mani circa un cucchiaio di composto. Mettetele poi a riposare in frigorifero per 30 minuti.
- Scaldate un dito di olio di semi e friggete le hash potatoes fino a che non risulteranno dorate, girandole con delicatezza a metà cottura. Mano a mano che sono pronte, scolatele con una paletta e passatele su carta assorbente. Servitele calde.
Probabilmente questa ricetta vi ricorderà quella del rosti di patate, una ricetta tipica del Trentino Alto Adige e della vicina Austria.
Conservazione
Per poter apprezzare la croccantezza del piatto il nostro consiglio è di consumarlo subito. È tuttavia possibile conservarlo un paio di giorni in frigorifero e riscaldarlo leggermente in padella o al forno prima di consumarlo.
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