Ci sono persone che dedicano tutta la loro vita alla cucina, ma che detestano preparare certe portate: ecco i piatti più odiati dagli chef.

Come capita per qualsiasi lavoro, anche i cuochi più appassionati, se non addirittura stellati, detestano certe preparazioni. I piatti più odiati dagli chef sono al centro di un articolo del giornalista Andrew Shanahan, del Telegraph, una delle più importanti testate inglesi.

Alcuni tra gli chef più importanti e rinomati del Regno Unito hanno svelato in una intervista quali sono le portate che proprio faticano a cucinare, non certo perché sono in difficoltà a livello tecnico, ma perché magari le procedure sono lunghe e faticose o non amano l’odore o il sapore di certi ingredienti (e i veri cuochi, si sa, assaggiano sempre).

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e il riso senza bilancia?

Ad esempio, Peter Weeden, capocuoco del Newman street tavern di Londra, ha una particolare avversione per l’insalata di granchio. Questo perché la preparazione del granchio è molto complessa, considerato che va pulito dal carapace, dall’esterno delle chele e dalle altre parti non edibili. Il procedimento è particolarmente lungo, e naturalmente non deve farlo con un solo granchio, ma con una montagna di granchi, visto che questa insalata è molto richiesta nel suo ristorante.

Tra i piatti più odiati dagli chef ci sono, incredibile ma vero, i cupcakes. Questi dolci, che sono diventati negli ultimi anni, dei veri must per gli appassionati di pasticceria, sono i più odiati dal maestro chocolatier Paul A. Young, che non se ne spiega il successo e li trova kitsch, nel loro essere ricoperti di stelline, codette, glitter e altri – secondo lui – orrori.

David Philipot, chef del Paternoster Chop House di Londra, ha invece una avversione per chi ordina la carne ben cotta: secondo lui è una vera eresia culinaria, e ogni volta che è costretto a stracuocere la carne… si sente quasi un criminale gastronomico!

carciofi
carciofi

Lee Cadden, capocuoco del londinese Charlotte’s Place, detesta pulire le montagne di carciofi che è poi costretto a cucinare. Odia il fatto che le mani gli si anneriscano e che odorino di carciofo per tutto il giorno.

Mike Hendry, capocuoco del Court Dining Room at Llansantffraed Court Hotel, in Galles, detesta cucinare la trippa, perché il processo è estremamente laborioso… un vero incubo! La trippa va pulita, fatta bollire, fatta macerare, strofinarla con il sale e poi cotta: una faticaccia!

C’è anche chi, ragionevolmente, trova raccapricciate cucinare le zampe di maiale, chi ce l’ha a morte con le sardine e chi invece detesta il kedgeree, una preparazione tipica inglese a base di riso, uova e pesce.

Fonte: Telegraph

Fonte foto: Flickr

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ultimo aggiornamento: 20-10-2015


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